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Sicurezza e centro storico, Fi: “Servono azioni, non questionari”

11 ottobre 2025 | 19:35
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Sicurezza e centro storico, Fi: “Servono azioni, non questionari”

Il Coordinamento cittadino critica l’iniziativa della Consulta del Centro Storico: “Servono azioni concrete, non sondaggi”

REGGIO EMILIA – “Non è uno scherzo, è la realtà: mentre i reggiani vivono nell’insicurezza crescente, la Consulta del Centro Storico lancia un questionario per fotografare i bisogni delle nuove generazioni”.

Così il Coordinamento cittadino di Forza Italia, con una nota firmata da Luca Vezzani e Mariarosaria Tedesco, commenta criticamente l’iniziativa promossa dalla Consulta del centro storico di Reggio Emilia, che mira a raccogliere opinioni sui temi di sicurezza, decoro urbano e vivibilità del centro.

Secondo i promotori del Coordinamento, si tratta di un’iniziativa utile nelle intenzioni ma poco incisiva di fronte a problemi ormai noti. “La voce dei giovani è importante, ma diventa inutile se l’amministrazione continua a rimanere ferma – affermano Vezzani e Tedesco –. A cosa serve raccogliere opinioni se non si agisce sui problemi già evidenti da tempo?”

Nel comunicato si sottolinea come la percezione di insicurezza sia diffusa soprattutto tra i giovani: “Sanno bene cosa non funziona nella loro città – scrivono –. Lo vedono quando attraversano certe zone con timore, quando assistono a episodi di spaccio in pieno giorno o rinunciano a frequentare luoghi che non sentono sicuri. Lo sentono dai genitori che gestiscono attività commerciali e subiscono furti continui”.

Da qui l’appello a un cambio di passo dell’amministrazione comunale. “Il vero rispetto per le opinioni dei cittadini – prosegue la nota – non si dimostra chiedendo cosa pensano dei ‘luoghi di socializzazione’ mentre quegli stessi luoghi versano nel degrado. Si dimostra affrontando concretamente i problemi che impediscono loro di essere vivibili”.

Il Coordinamento invita quindi il Comune a tradurre le analisi in scelte operative: “Riconoscere il valore delle opinioni dei giovani significa prima di tutto dare loro una città sicura in cui esprimerle. Oggi, invece, si chiede di immaginare il futuro mentre il presente resta nell’abbandono”.

Il testo si chiude con un interrogativo rivolto alla giunta: “Dopo questo questionario, cosa cambierà concretamente? Quanto tempo ancora dovranno aspettare i reggiani per vedere azioni e non solo analisi? Quello che manca non sono i dati, ma la volontà politica di agire”.