Reggio Civica torna sul caso Acer: “Nomina di Camilla Verona resta viziata da inconferibilità”
Tarquini, Migale e Marchesini: “Scelta contraria alla legge Severino, serve un intervento riparatore”
REGGIO EMILIA – La Lista Civica per Reggio Emilia e l’Associazione Reggio Civica tornano a puntare il dito sulla nomina di Camilla Verona nel Consiglio di amministrazione di Acer Reggio Emilia, nonostante la recente uscita della stessa dalla presidenza del CdA di Sabar.
“Apprendiamo che l’attuale vicepresidente di Acer non è più presidente di Sabar – scrivono in una nota gli avvocati Giovanni Tarquini, Carmine Migale e Matteo Marchesini –. Un passaggio già preannunciato in agosto, dopo la nostra contestazione sulla nomina di Verona insieme a Federico Amico, presidente, e Federica Zambelli, consigliere.”
Pur valutando positivamente la nomina di Nicola Federici alla guida di Sabar, in ragione della sua “esperienza e competenza nel settore della gestione dei rifiuti e della sostenibilità ambientale”, Reggio Civica ribadisce che il nodo resta aperto.
“La nomina di Camilla Verona in Acer – sostengono – è viziata da un problema di inconferibilità, non di incompatibilità, come qualcuno ha cercato di sostenere. La differenza non è solo terminologica, ma sostanziale.”
Secondo i promotori della lista civica, la legge Severino e i relativi decreti attuativi “vietano di procedere alla nomina dello stesso soggetto anche in un altro ente pubblico partecipato dagli stessi Comuni”. Gli otto comuni soci di Sabar, sottolineano, sono infatti gli stessi che, insieme agli altri della provincia, hanno contribuito alla nomina della Verona in Acer.
La lista evidenzia inoltre la presenza di un “parere legale postumo, datato 12 agosto, mentre le nomine risalgono al 30 luglio”, e solleva un’ulteriore questione: “Resta il problema dell’incompetenza. Lo statuto di Acer e la legge regionale prevedono titoli ed esperienze documentate nel settore Casa che non risultano nei curricula dei tre componenti del CdA.”
Da qui l’accusa politica. “È grave – concludono – che gli amministratori del nostro territorio continuino a gestire la cosa pubblica con leggerezza e logiche di partito, ignorando i vincoli di legge. Continueremo a denunciare la situazione e a chiedere seri e urgenti interventi riparatori, nel rispetto delle persone ma a tutela della collettività”.

