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Calabria, Occhiuto stravince: flop del campo largo

6 ottobre 2025 | 20:02
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Calabria, Occhiuto stravince: flop del campo largo

Con il 61% dei voti, vittoria larga del governatore uscente candidato per il centrodestra. Pasquale Tridico (campo largo) al 37%. FI è primo partito in Calabria, seguito dal Pd. Affluenza alle urne del 43,14%

REGGIO CALABRIA – Roberto Occhiuto è di nuovo presidente della Regione Calabria. A distanza di quattro anni dal primo mandato, il candidato del centrodestra conquista il bis con una percentuale compresa tra il 58% e il 62%, secondo i primi exit poll, superando senza difficoltà l’europarlamentare M5S ed ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico.

“Un democristiano futurista”: così lo descrivono i suoi sostenitori, sottolineandone la capacità di muoversi con astuzia restando sempre al centro. Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia, ha affrontato la campagna elettorale con sicurezza, nonostante sia tuttora coinvolto in un’indagine della Procura di Catanzaro per presunta corruzione.

Determinato e instancabile, il governatore uscente non ha saltato un comizio né un confronto pubblico da agosto a oggi. “È stata la più intensa, faticosa, ma anche la più bella campagna elettorale”, ha dichiarato dopo il voto. Il suo primo mandato, iniziato nell’ottobre 2021 con il 54,46% dei voti, si chiude dunque con una riconferma netta.

Cinquantasei anni, tre figli, una laurea in Economia e una lunga carriera parlamentare alle spalle — tre legislature alla Camera dal 2008 al 2021 — Occhiuto è passato in vent’anni attraverso otto formazioni politiche prima di diventare uno dei volti di punta di Forza Italia. Dopo l’apertura dell’inchiesta a suo carico, aveva scelto di dimettersi e rilanciare chiedendo agli elettori un nuovo mandato. Una scommessa vinta.

Determinante anche la foto di Lamezia Terme: cinque giorni prima del voto, sul palco con lui sono saliti la premier Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il vicepremier Matteo Salvini, nonostante le tensioni sulla riforma dell’Autonomia differenziata, che Occhiuto aveva criticato apertamente.

Dietro di lui, una solida rete di famiglia e potere: il fratello Mario Occhiuto, già sindaco e presidente della Provincia di Cosenza, oggi siede in Senato; la compagna Matilde Siracusano, è sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio nel governo Meloni.

Sul tavolo, restano le grandi sfide di sempre: una sanità regionale commissariata, infrastrutture carenti, servizi pubblici sotto gli standard nazionali.