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“Bilancio ambientale Comune, uno strumento per giustificare la distruzione”

16 ottobre 2025 | 14:34
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“Bilancio ambientale Comune, uno strumento per giustificare la distruzione”

L’assemblea del bosco Ospizio: “Il Comune consente di comprare il “diritto di inquinare” invece di evitare le emissioni”

REGGIO EMILIAMentre il Comune presenta con enfasi il suo nuovo Bilancio Ambientale – strumento che dovrebbe “misurare le ricadute sull’ambiente di azioni e politiche dell’ente” – la stessa amministrazione procede verso la distruzione di uno dei principali polmoni verdi della città, il Bosco Ospizio.

Il progetto Conad al Bosco Ospizio produrrà 331 tonnellate di CO2 all’anno. Solo 114 saranno compensate da 760 alberi giovani. Le restanti 217 tonnellate verranno “neutralizzate” acquistando crediti di carbonio per 21.650 euro. In altre parole: il Comune consente di comprare il “diritto di inquinare” invece di evitare le emissioni. Nel contempo, verranno impermeabilizzati 31.000 metri quadrati di bosco maturo.

Questa è la vera misura che il Bilancio Ambientale dovrebbe rappresentare. Invece di proteggere l’ambiente, lo strumento rischia di diventare un costoso esercizio di greenwashing.

Il paradosso della “micro-forestazione urbana”
Il Comune si vanta di progetti di micro-forestazione urbana sul modello Miyawaki, e contemporaneamente distrugge un bosco maturo spontaneo di 4 ettari composto da 492 alberi ad alto fusto, sottobosco sviluppato e un ecosistema consolidato. È come demolire un ospedale attrezzato e funzionante per costruire 100 ambulatori vuoti, vantandosi di aver aumentato il numero di strutture sanitarie.

Le micro-foreste piantate oggi impiegheranno almeno 10 anni per raggiungere la maturità e non ricreeranno mai l’ecosistema complesso del bosco spontaneo. Un bosco non è una somma di alberi, ma un sistema ecologico integrato. Sostituire alberi maturi con alberelli giovani è un furto ambientale che nessun “bilancio ambientale” potrà giustificare. La retorica della compensazione è pura illusione: mentre il Comune pianta in una zona, distrugge il valore ecologico immediatamente disponibile in un’altra.

Il Bilancio Ambientale serve a proteggere davvero l’ambiente o a giustificare la sua distruzione? Se l’amministrazione misura l’impatto per poi ignorarlo, non dispone di uno strumento di tutela, ma di un’operazione di comunicazione. I cittadini di Reggio Emilia chiedono coerenza: che il Comune non distrugga boschi maturi mentre pianta micro-foreste altrove, che applichi i regolamenti approvati dall’amministrazione stessa, che il Bilancio Ambientale sia tutela effettiva e non giustificazione del consumo di suolo.

Il Bosco Ospizio è il banco di prova della credibilità ambientale di questa amministrazione.

Assemblea del Bosco Ospizio