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Bufera sul “caso Capelli”: FdI e Coalizione Civica attaccano il Comune

20 settembre 2025 | 14:37
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Bufera sul “caso Capelli”: FdI e Coalizione Civica attaccano il Comune

Le opposizioni attaccano l’amministrazione Massari e l’assessore Pasini: “Mancanza di trasparenza, opacità e privilegi per pochi”

REGGIO EMILIA – La vicenda dell’autocarrozzeria Capelli torna a scuotere la politica cittadina dopo la nuova sentenza del Tar di Parma che ha bocciato l’operato del Comune, chiedendo un ricalcolo motivato della sanzione per abuso edilizio.

La questione non è più soltanto urbanistica, ma si è trasformata in un caso politico-istituzionale che mette in discussione la trasparenza e la credibilità dell’amministrazione comunale.

Coalizione Civica parla di “vergogna profonda” e accusa il Comune di non aver dato piena esecuzione alla sentenza. Nel mirino anche la figura di Andrea Capelli, presidente di Fcr – Farmacie Comunali Riunite ed ex capogruppo del Pd in Consiglio comunale, legato alla società di famiglia coinvolta.

Secondo Coalizione Civica, “in questa città la corte finisce per tutelare se stessa”, mentre ai cittadini comuni non sarebbe garantito lo stesso trattamento. Da qui le richieste: immediata applicazione della sentenza, strumenti concreti di trasparenza sugli atti amministrativi e una riflessione sulla responsabilità politica di chi avrebbe permesso che la vicenda diventasse “un teatrino di ricorsi e rinvii”.

Ancora più dura la posizione di Fratelli d’Italia, che con il capogruppo Cristian Paglialonga parla di “elusione del giudicato”, citando testualmente il Tar. Secondo FdI il Comune avrebbe tentato di aggirare la sentenza del gennaio 2024 confermando la multa massima da 20.000 euro senza motivazioni chiare, finendo per essere di nuovo condannato.

Paglialonga punta il dito contro l’assessore Carlo Pasini, accusato di “inadeguatezza politica e amministrativa”. Coalizione civica e Fratelli d’Italia chiedono risposte chiare e immediate. “Non è solo una multa – afferma la Coalizione Civica – è in gioco la credibilità delle istituzioni”. Paglialonga rincara: “Reggio Emilia non può essere ostaggio di conflitti di interessi e opacità gestionali. Continueremo a scavare fino in fondo”.

Intanto, il Comune ha 90 giorni di tempo per ricalcolare la sanzione, come imposto dal Tar.