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De Lucia: “Via Anna Frank, lavori sbloccati grazie ai cittadini”

12 agosto 2025 | 15:34
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De Lucia: “Via Anna Frank, lavori sbloccati grazie ai cittadini”

Il consigliere di Coalizione Civica rivendica l’impegno sul territorio e replica alle parole di Prandi: “Fare l’asfaltino è un lavoro dignitoso. Noi non lasciamo le cose a metà”

REGGIO EMILIA – “A Sabbione, i lavori di messa in sicurezza di via Anna Frank – una delle strade considerate più pericolose dell’Emilia-Romagna – sono finalmente ripartiti”. Lo rivendica Dario De Lucia, consigliere comunale di Coalizione Civica, che sottolinea come il risultato sia frutto dell’azione congiunta tra cittadini e opposizione.

“Ero presente sul territorio insieme alla comunità, come faccio da sempre – afferma De Lucia –. Evidentemente questo ha infastidito chi governa: il neo-assessore Prandi mi ha definito “asfaltino” per via dell’azione dimostrativa in cui abbiamo disegnato e poi rimosso strisce pedonali simboliche”.

Il consigliere respinge la polemica, leggendo nelle parole dell’assessore “un atteggiamento classista”. “Fare l’asfaltino è un lavoro dignitoso – prosegue –. In questi anni da amministratore pubblico “dal basso” ho fatto di tutto: consegnare la spesa a chi non poteva muoversi, salvare animali, sedare conflitti familiari, aiutare aziende e associazioni, accompagnare cittadini negli uffici comunali, tutelare malati e ascoltare chi aveva bisogno. Non mi vergogno di nulla”.

De Lucia ricorda che il nodo della sicurezza di via Anna Frank era stato sollevato già nel 2022, quando Vittorio Spagni portò in Consiglio comunale le firme raccolte, vidimate anche dal consigliere stesso e dal dottor Aguzzoli. All’epoca fu promesso un intervento complessivo sull’asse stradale, ma ad oggi – sottolinea – “siamo ancora fermi al primo tratto”.

“I cittadini si sono mobilitati e io ero con loro perché i lavori non procedevano. Noi non lasciamo le cose a metà – aggiunge –. Il problema è che l’assessore Prandi si sta improvvisando: come molti suoi colleghi, non conosce la città e i suoi bisogni reali. Dietro le dichiarazioni resta solo incapacità e spocchia”.

Il consigliere conclude con un paragone mutuato dall’amico don Paolo Cugini, sacerdote reggiano oggi missionario in Brasile: “Un prete non sposa una donna, ma una comunità, e la ama e se ne prende cura ogni giorno. Chi amministra dovrebbe fare lo stesso con la città: trattarla come la propria casa, con rispetto, dedizione e ascolto”.