FABBRICO (Reggio Emilia) – Un cane, di razza pitbull, è stato trovato morto in un garage, dove il proprietario lo avrebbe lasciato prima di partire per alcuni giorni. A scrivere della vicenda è stata la Gazzetta di Reggio.
Mercoledì sera – racconta il quotidiano – i vigili del fuoco e la polizia locale, avvertiti da una persona che abita a Fabbrico, sono intervenuti in un condominio, dove era stata segnalata la presenza di un cane in gravi condizioni. All’arrivo, però, per il giovane pitbull Diego non c’era più nulla da fare.
La polizia locale della Pianura Reggiana – si legge ancora sulla Gazzetta di Reggio – ha contattato il proprietario, che si trovava fuori provincia da alcuni giorni. L’uomo, secondo quanto appreso dalla Gazzetta di Reggio, avrebbe riferito di aver incaricato una persona di portare cibo e acqua al cane.
La Procura di Reggio Emilia ora indaga per capire se ci siano gli estremi per agire rispetto alla “legge Brambilla”, in vigore dall’1 luglio che introduce modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale in materia di reati contro gli animali. E sulla vicenda interviene proprio Michela Brambilla, deputata di “Noi Moderati” e presidente della “Lega italiana difesa animali e ambiente” (Leidaa) e dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali.
“Abbiamo fatto denuncia alle autorità e ci costituiremo parte civile, chiedendo che sia applicata, con rigore, la Legge Brambilla. Una riforma che l’Italia attendeva da vent’anni, in vigore dal primo luglio, che riconosce, finalmente, gli animali come esseri senzienti e punisce con severità chi fa loro del male”, spiega la parlamentare. “Fatti del genere non possono più essere tollerati: il tempo dell’impunità è finito”, aggiunge Brambilla.
L’Ausl reggiana fa invece sapere di aver inviato sul posto un medico veterinario 40 minuti dopo aver ricevuto l’allarme dalla Polizia locale di Fabbrico. “Il medico ha estratto il cane, agonizzante e in arresto cardiaco, dal garage, iniziando le manovre rianimatorie effettuate per cinque minuti. Purtroppo il cane non ha ripreso spontaneamente l’attività cardiorespiratoria e ne è stato constatato il decesso nonostante l’intervento repentino”. Sul corpo del pitbull, che “si presentava in grave crisi respiratoria, senza acqua e in condizioni igieniche drammatiche”, sarà effettuata un’autopsia.