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Fdi: “Nomina Cantergiani, ennesima porta girevole Pd”

6 luglio 2025 | 16:42
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Fdi: “Nomina Cantergiani, ennesima porta girevole Pd”

Fratelli d’Italia: “Dopo il caso Max Mara, scorrendo gli incarichi affidati, è una mossa che sa molto di commissariamento del sindaco da parte del partito”

REGGIO EMILIA – “Questa nomina è l’ennesimo esempio di un sistema che premia la fedeltà politica anziché il merito. Il Comune di Reggio Emilia è trattato come un’estensione del Pd, un ufficio di collocamento per i fedelissimi del partito. È inaccettabile che i soldi dei cittadini, alle prese con servizi al ribasso e tasse crescenti, vengano usati per ricollocare chi ha perso un ruolo politico”.

Così Cristian Paglialonga, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, commenta l’ennesima nomina “su misura” del Partito Democratico reggiano, quella di Gianluca Cantergiani, ex segretario cittadino ed ex capogruppo PD, che entra ufficialmente nello staff del sindaco Massari con un incarico part-time di 18 ore settimanali, retribuito con oltre 105.000 euro lordi entro il 2029.

“Che si tratti di uffici comunali, staff politici, partecipate o incarichi esterni, la logica è sempre la stessa – aggiunge Letizia Davoli, consigliera comunale FdI – mantenere il controllo e garantire la sopravvivenza della propria rete di potere. Mentre la città sprofonda nel degrado, il Pd si occupa di sistemare i propri quadri. Questa prassi opaca esclude chi non appartiene alla rete del partito e mortifica le competenze reali, bloccando ogni possibilità di ricambio. È una modalità che offende la dignità delle istituzioni e calpesta il principio di equità. Non solo: dopo il caso Max Mara, scorrendo gli incarichi affidati a Cantergiani, è una mossa che sa molto di commissariamento del sindaco da parte del partito”.

“Non si tratta di un episodio isolato – aggiunge Paglialonga – ma di una strategia consolidata: ex assessori, ex dirigenti e collaboratori del PD trovano regolarmente spazio nella galassia pubblica senza confronto aperto né selezioni trasparenti. Una “porta girevole” che trasforma il Comune nella sede operativa del partito, alimentando una confusione deliberata tra amministrazione pubblica e apparato politico”.

“Il sindaco Massari ora – dice la Davoli – spieghi ai cittadini quali criteri oggettivi hanno portato alla nomina di Cantergiani, perché non è stata indetta una selezione pubblica e qual è il valore aggiunto reale di questo incarico, al netto della fedeltà politica. Il comune ha appena alzato la Tari, togliendo altri soldi ai cittadini, con la scusa di pagare i servizi alla città. A quanto pare, invece, i reggiani stanno pagando l’ennesimo incarico in casa Pd”.