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Taglio alberi a Ospizio, Conad non pagherà multa a Regione: è prescritta

18 giugno 2025 | 15:00
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Taglio alberi a Ospizio, Conad non pagherà multa a Regione: è prescritta

Il Comune di Reggio non ha mai trasmesso gli atti in via Aldo Moro: e così Conad non verserà i 12mila euro

REGGIO EMILIA – Conad non pagherà alla Regione la multa di 12.000 euro dovuta per l’abbattimento non autorizzato di 11 platani di competenza dell’ente di viale Aldo Moro, avvenuto nel 2015 a Reggio Emilia. Lo fa sapere Davide Baruffi, assessore regionale con deleghe a Bilancio e Patrimonio, rispodendo oggi in commissione Territorio ad un’interrogazione del consigliere reggiano di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona.

La vicenda, che si colloca agli albori del contestato piano urbanistico di Ospizio che Conad ha di recente iniziato ad attuare nella città del Tricolore, è stata contrassegnata da una sorta di “giallo”. La catena della grande distribuzione e la ditta da questa incaricata erano state multate dal Corpo forestale di Reggio per il taglio abusivo di 93 alberi. Di questi 82 di competenza comunale e 11 della Regione. Totale delle ammende: 20.000 di cui 8.000 euro per piazza Prampolini e 12.000 per l’ente di viale Aldo Moro, a cui però i relativi atti necessari per riscuotere non sono mai stati trasmessi dal Comune di Reggio, dove peraltro i verbali non sono stati fisicamente trovati, ma che ha, alla fine, incassato di recente la sanzione.

Baruffi, confermando che a Bologna non è arrivato alcun documento e rispondendo ai quesiti ha spiegato che “la Regione è venuta ufficialmente a conoscenza della situazione solo con l’accesso agli atti richiesto da un consigliere comunale reggiano avvenuto nel 2024 (Cristian Paglialonga, capogruppo di Fdi in sala Tricolore, ndr)”.
Ricordando come “la Regione non può procedere in forma autonoma e neppure può acquisire d’ufficio atti che devono obbligatoriamente essere inviati ufficialmente dal soggetto accertatore”, l’assessore ha quindi confermato come “a causa di questa mancanza di cui la Regione non è minimamente responsabile, sono intervenuti ampiamente i termini di prescrizione (cinque anni, ndr), quindi non solo non è possibile riscuotere la somma sanzionata, ma neppure può essere valutato il danno economico causato alle casse regionali”.

Per quanto riguarda la revisione delle procedure per evitare il ripetersi di casi analoghi in futuro, Baruffi ha detto: “Non posso che dichiararmi d’accordo, ma ricordo che la competenza in merito è statale”. Aragona si è dichiarato non soddisfatto delle risposte ottenute. “Nel ricordare come alcune sentenze giurisprudenziali abbiano stabilito la possibilità di richiedere il pagamento anche in casi di mancata trasmissione dei documenti, sollecito ancora una volta una sorta di moral suasion della Regione per il pagamento bonario, come ha fatto il Comune di Reggio Emilia”, ha detto il consigliere. “Non tanto per le somme in discussione invero risibili, ma più banalmente per una questione d’immagine e di correttezza nei confronti di tutta la comunità”, ha aggiunto.

Sulla stessa linea Cristian Paglialonga che obietta: “Secondo la giurisprudenza contabile, la prescrizione decorre dal momento in cui l’amministrazione ne viene effettivamente a conoscenza, e non dalla mera data dell’evento”. Pertanto “non ci fermeremo davanti ad una risposta priva di fondamento giuridico, che provvederemo immediatamente ad inoltrare alla Corte dei Conti”, annuncia il consigliere comunale reggiano. Il gruppo di Fdi a Reggio, del resto, ha già presentato un esposto alla magistratura contabile, paventando l’ipotesi di un danno erariale per gli enti coinvolti.