“Stop a Israele solo a parole? A Reggio Emilia le contraddizioni restano”
Pederzoli: “Dal blocco istituzionale alle contraddizioni su farmaci Teva, università, eventi sportivi e industria bellica: troppe domande restano senza risposta. Se l’impegno è reale, servono scelte conseguenti e trasparenti”
REGGIO EMILIA – Finalmente! Ma cosa significa? Una posizione politica importante e doverosa. Seppur tardiva va nella direzione giusta, quindi supportata. Ma sono necessari chiarimenti dalle istituzioni, io qualche domanda l’avrei.
“Interrompere rapporti istituzionali con i rappresentanti del governo israeliano”. Significa che il Comune ha in corso rapporti istituzionali con membri della Knesset o consiglio dei ministri israeliano? A me non risulta. Se sì, è preoccupante. Di cosa stiamo parlando? Se non è così come si può applicare in futuro questa scelta?
Il “blocco” è rivolto anche a “tutti i soggetti a esso (il governo) direttamente riconducibili”. Tipo? Le tre università statali israeliane con le quali Unimore ha rapporti sono riconducibili ai rappresentanti del governo israeliano? Fanno sicuramente riferimento al ministero dell’Istruzione ma sono dello Stato d’Israele. giunta e assessore all’Università cosa faranno?
Il Dipartimento Affari Economici dell’Ambasciata di Israele in Italia negli anni ha promosso incontri B2B con Unindustria a Reggio Emilia. Se dovessero ripetersi realtà riconducibili all’amministrazione non parteciperanno? Vedi in passato Reggio Emilia Innovazioni.
“Fino al ripristino del diritto internazionale”. Il riferimento è solo alla “striscia di Gaza” e non a tutta la #Palestina . In questo modo si legittima l’occupazione israeliana e il sistema di colonie e avamposti illegali secondo il diritto internazionale. Quando il genocidio si concluderà, con lo sterminio dei gazawi, riprenderemo i rapporti con lo stesso governo israeliano che sta realizzando pulizia etnica in West Bank? Sembra assurdo.
Farmacie comunali riunite continuerà a vendere prodotti dell’israeliana Teva? Casa farmaceutica che concede ad aziende israeliane o straniere di operare nei Territori occupati con regime economico privilegiato. Impegnata a sostenere l’operazione militare a Gaza. La Teva è privata ma gode di sostegno statale israeliano. Il presidente di Fcr opterà per sostituire prodotti Teva facilitando la vendita di farmaci alternativi?
Ma soprattuto: le aziende che sviluppano tecnologia militare all’interno di spazi rinnovati dal pubblico, vedi capannoni Reggiane, e che commercializzano con industria bellica americana che rifornisce Idf rimarranno intoccabili vista la triangolazione commerciale?
Tra 5 giorni Reggio ospita la World Skate Artistic International Series – World Cup Final al palaBigi. La federazione World Skate prevede in generale un modulo di dichiarazione “neutralità” per pattinatori Russi e Bielorussi. A Reggio Emilia sarà rappresentato Israele ma al suo atleta, Cohen, non verrà chiesta alcuna certificazione o presa di posizione. L’evento è organizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna (progetto “Sport Valley”) e del Comune di Reggio-Emilia. Possono le istituzioni garantire la neutralità dell’ospite israeliano?
Sono solo alcuni esempi. Spero che la politica locale voglia attuare realmente l’impegno politico regionale e cittadino espresso dal sindaco.
Cosimo Pederzoli, attivista per i diritti umani