Ugo Pellini ricorda la venuta a Reggio del filosofo della scienza, tra i protagonisti dell’Esame di Stato 2025: “Non si può distruggere così un ecosistema maturo. È un patrimonio di biodiversità”
REGGIO EMILIA – Una delle tracce dell’esame di Stato 2025 ha proposto ai maturandi un brano tratto da Telmo Pievani, filosofo della scienza e divulgatore, che riflette sull’Antropocene, l’epoca geologica segnata dall’impatto umano sul pianeta. Proprio nel dicembre scorso Pievani alla Sala degli specchi del Teatro Valli nella rassegna ’Finalmente Domenica’, ha tenuto una “lectio magistralis” su questo argomento ed ha parlato diffusamente del Bosco Ospizio.
Ha spiegato al pubblico accorso numeroso: “Avevo avuto notizia di questa situazione, mi avevano informato. Così ho chiesto a chi mi ha accompagnato di arrivare un po’ prima, perché, parlare di cose soltanto avendo visto delle foto aeree o avendo letto i documenti, non mi piace. Volevo vedere con i miei occhi. E’ un’area preziosa, un patrimonio di biodiversità, che non mi aspettavo di trovare”.
Ha aggiunto: “E’ stato giusto andare di persona a vederlo, perché, quando ho letto i dati dell’area di 31 mila metri quadrati, in realtà non è così scontato visualizzare ‘solo’ 150 alberi, distribuiti in modo ordinato. Sono alberi già cresciuti, grandi, sono in un’area molto bella con un prato bellissimo. Ritengo che non ci sia discussione su di un contesto come questo: assurdo abbatterli, anche se dicono che ne ripianteranno alcune centinaia, perché ora abbiamo alberi grandi che stanno aiutando la cattura di carbonio, la biodiversità, gli insetti impollinatori, specie protette che andrebbe valutato attentamente prima di toglierle. Quei piccoli alberelli che verranno piantati non potranno mai sopperire a questa perdita se non nel lunghissimo termine”.
Informato della presenza di alcune specie protette dalla Regione Emilia Romagna (orchidee ed altro) il professore ha affermato che in un qualsiasi altro paese della Comunità europea questo fatto sarebbe già sufficiente per fermare i lavori. Nel finale ha ricordato l’articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali’ dicendo che “i cittadini possono chiedere di rispettarla e le leggi dello Stato devono rispettare questo principio”.