La Corte d’Assise riconosce premeditazione e motivi abbietti: Friday Endurance fu ucciso in pieno giorno sotto gli occhi dei passanti
REGGIO EMILIA – Una lite per un debito di droga, 30 euro appena. È il tragico movente dietro l’omicidio di Friday Endurance, 30 anni, accoltellato a morte lo scorso 20 agosto 2023 in pieno giorno, nel cuore di Modena, davanti ai passanti. A un anno di distanza, la Corte d’Assise del Tribunale di Modena ha scritto la parola fine sul primo grado del processo, infliggendo la pena dell’ergastolo ai due imputati, connazionali della vittima, di 30 e 27 anni, entrambi residenti nel Reggiano.
I giudici hanno accolto integralmente le richieste dell’accusa, sostenuta dalle pm Paola Campilongo e Laura Galli, riconoscendo le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti: la vittima sarebbe stata uccisa deliberatamente, per un futile regolamento di conti nel contesto dello spaccio.
L’omicidio avvenne in corso Vittorio Emanuele, davanti agli occhi increduli dei passanti. Secondo le indagini, Friday fu aggredito con numerosi fendenti, uno dei quali letale al collo. A incastrare i responsabili furono i filmati delle telecamere e le testimonianze raccolte dalla Polizia di Stato, che in poche ore riuscì a identificarli e bloccarli alla stazione AV di Reggio Emilia. I due erano pronti a fuggire, con il biglietto già in mano.
Entrambi domiciliati a Cadelbosco di Sopra, avevano condiviso l’appartamento nei giorni precedenti. Anche Friday, la vittima, viveva a Reggio. Difesi dagli avvocati Fernando Giuri, Miras Athanassios e Rossella Lioia, i due sono finiti a processo per omicidio volontario. La sorella della vittima, Queen Endurance, si è costituita parte civile tramite l’avvocata Sara Maggiali.
La Corte ha disposto per la famiglia della vittima anche una provvisionale di 140.000 euro, ma ottenere il risarcimento sarà difficile: i due condannati risultano nullatenenti.

