Israele, la sinistra reggiana: “Bene rottura rapporti istituzionali, ma non basta”
Europa Verde, Si, Rec e Possibile: “La coerenza politica e morale impone che la rottura dei rapporti non si limiti alle istituzioni, ma coinvolga anche tutti gli altri soggetti partner del Comune”
REGGIO EMILIA – Non c’è nulla di normale in quello che succede a Gaza. E nulla può essere considerato normale nei rapporti con lo stato di Israele. Le decisioni del presidente della Regione Emilia Romagna e del sindaco di Reggio Emilia di interrompere i rapporti istituzionali con lo stato di Israele vanno trasformate in un impegno per tutta la città, per tutti i cittadini nel condannare il genocidio del popolo palestinese e l’occupazione dei territori palestinesi.
È un gesto simbolico forte, che riconosce la gravità della situazione in Palestina e afferma un principio fondamentale: non si può rimanere indifferenti di fronte al genocidio in corso nella Striscia di Gaza e al conflitto nei territori palestinesi occupati.
Riteniamo che questa decisione debba rappresentare solo un primo passo. La coerenza politica e morale impone che la rottura dei rapporti non si limiti alle istituzioni, ma coinvolga anche tutti gli altri soggetti partner del comune – università, aziende, enti di ricerca, centri culturali – che intrattengono collaborazioni accademiche, economiche o progettuali con soggetti israeliani che contribuiscono, direttamente o indirettamente, alla continuazione del genocidio in atto.
Occorre difendere le istituzioni e il dialogo internazionale democratico rifiutando di ritenere normali le azioni e le dichiarazioni del governo israeliano, poiché non consone al rispetto dei diritti umani e democratici che la sconfitta del nazifascismo ha reso possibili.
Per questo riteniamo fondamentale sostenere l’Ordine del Giorno che sarà presentato dal Consigliere Miglioli, che chiede al Comune di: interrompere ogni forma di relazione istituzionale con i rappresentanti del governo israeliano e con i soggetti ad esso direttamente riconducibili, salvo quei casi in cui vi sia una dichiarata volontà di porre fine al massacro in corso; trasmettere il testo dell’odg alle partecipate del Comune e alle principali istituzioni pubbliche del territorio – come Ausl e Unimore – affinché possano valutare, nel rispetto delle proprie competenze, azioni coerenti; inviare questo testo al governo italiano e al ministero degli Affari Esteri.
Sostenere questo ordine del giorno significa impegnarsi concretamente. Significa andare oltre le parole e costruire un’azione politica coerente e responsabile, che chiami tutti – istituzioni, università, aziende – a farsi carico delle proprie responsabilità. Auspichiamo la fine del genocidio in corso a Gaza e il ripristino di un dialogo internazionale che abbia come obiettivo la convivenza pacifica e la democrazia, e non consideri la sopraffazione e la difesa di presunti interessi nazionali come giustificazione per l’uccisione di intere popolazioni.
Europa Verde Reggio Emilia, Sinistra Italiana Reggio Emilia, Possibile, Reggio Emilia in Comune