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Italia e mondo

Il Dl sicurezza è legge, il Senato vota sì alla fiducia

4 giugno 2025 | 18:14
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Il Dl sicurezza è legge, il Senato vota sì alla fiducia

Meloni: “Passo decisivo per tutela cittadini”. In mattinata caos in aula per la protesta dei senatori di opposizione: “Denunciateci tutti”

ROMA – Con 109 sì, 69 no e un astenuto l’Aula del Senato ha approvato il dl Sicurezza, su cui il governo aveva posto la fiducia. Il decreto è ora convertito definitivamente in legge.

MELONI: “PASSO DECISIVO PER RAFFORZARE TUTELA CITTADINI”

“Con l’approvazione definitiva del Decreto Sicurezza al Senato, il Governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

“Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive- aggiunge-, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione. Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini”.

“Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà– scrive ancora Meloni-. E noi continueremo a difenderli con determinazione”.

LA PROTESTA DELL’OPPOSIZIONE

In mattinata, la seduta era stata sospesa dopo la rumorosa protesta delle opposizioni, in apertura dei lavori che sono ripresi questa mattina dopo che ieri sera il governo aveva scelto di porre la fiducia sul decreto sicurezza. I senatori di Pd, M5s e Avs si sono seduti a terra e hanno alzato le mani, inscenando una sorta di resistenza passiva. I senatori si sono anche tolti la giacca e hanno alzato fogli bianchi con le scritte ‘Denunciateci tutti‘. Quindi il coro: ‘Vergogna’. Dai banchi della maggioranza applausi sarcastici. Il presidente dell’Aula, Ignazio La Russa, ha quindi sospeso la seduta e ha convocato la capigruppo.

La fiducia sul provvedimento è stata posta senza che neanche una delle 131 proposte di modifica fosse stata esaminata.