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Frecciarossa lumaca e coincidenze perse: odissea di un presidente di maturità

29 giugno 2025 | 10:28
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Frecciarossa lumaca e coincidenze perse: odissea di un presidente di maturità

Da Reggio Emilia a Cesena tra ritardi, corse infinite e il treno che non aspetta: “La Mediopadana AV è una cattedrale nel deserto”

REGGIO EMILIATutto ha inizio con il rito annuale degli esami di Stato: la S.V. è nominata presidente di commissione d’esame nella sede di Cesena, in via Tito Maccio Plauto. Fin qui, tutto nella norma. La sveglia suona alle 5. Alle 5,56 parte il Frecciarossa 9505 da Reggio Emilia AV, destinazione Bologna (arrivo previsto 6,24). Dieci minuti per cambiare treno e salire sul regionale veloce 3901 per Cesena, in partenza alle 6,34. Tutto calcolato al secondo. Tutto… sulla carta.

Ma chi conosce la stazione sotterranea di Bologna sa bene che i dieci minuti concessi non sono affatto generosi. Superate tre rampe di scale mobili interminabili, curve, tunnel, labirinti vari, mentre il fiatone aumenta e con esso il rischio di essere fulminato da un infarto – non sono esattamente un atleta – finalmente ecco il binario 11. Ma il treno per Cesena? È già partito. O meglio: non è mai stato raggiunto.

Perché il vero nemico, in questa storia, è l’imponderabile ritardo del Frecciarossa 9505. Non è raro che si accumulino 15, 20, a volte 30 minuti di ritardo. Il margine per la coincidenza si sgretola. Il Regionale è perso. E con lui la puntualità, l’arrivo in sede, il rispetto del calendario dei lavori. Così, la tanto celebrata stazione AV -alta velocità – di Reggio Emilia, consegna, troppo spesso, alta frustrazione e rabbia.

Non resta che raggiungere la sede d’esame con la propria auto e a proprio rischio e pericolo, è accaduto ancora una volta stamattina: per l’ennesima volta il Freccialumaca 9505 viaggiava con 45 minuti di ritardo. Incredibile. E pazienza se lo Stato non rimborsa né vitto né alloggio mentre è previsto un rimborso viaggi forfettario con i mezzi di linea extraurbani più veloci: i maturandi meritano rispetto.

Rispetto per i pendolari che Trenitalia calpesta quotidianamente, trattandoli alla strega di merce o pacchi da spedire: ho l’impressione che la Mediopadana AV sia l’ennesima cattedrale nel deserto.

Michele Lagano