“Poltrone e correnti: il Pd ha perso la bussola dell’interesse pubblico”
Aguzzoli e De Lucia: “Berlinguer denunciava la questione morale sugli incarichi già 40 anni fa, cosa direbbe ora di questo PD reggiano?”
REGGIO EMILIA – L’intervista pubblicata su Il Resto del Carlino al segretario cittadino del Partito Democratico, Massimo Gazza, è la rappresentazione plastica di una politica ormai autoreferenziale, dove si giustificano scelte di potere come se fossero atti ordinari di buona amministrazione. Non c’è traccia di autocritica, né una parola sul merito, sul senso istituzionale o sull’interesse collettivo. Si parla di “equilibri” tra correnti, come se il Comune fosse proprietà privata del PD e non un’istituzione pubblica al servizio di tutte e tutti.
Ci chiediamo con forza: davvero lo staff del sindaco, già oggi numeroso, foraggiato e dispendioso, aveva bisogno di un nuovo incarico fiduciario? Davvero la priorità è assumere il segretario cittadino del PD Gianluca Cantergiani, mentre negli uffici comunali mancano agenti della polizia locale, educatori, assistenti sociali e personale tecnico? La risposta, per chi ha a cuore la città e non il proprio partito, è semplice: no.
Siamo ben oltre il problema morale della “brutta politica”: qui si assiste a un metodo sistemico in cui l’istituzione viene piegata a logiche interne di partito. È inaccettabile.
Come diceva Enrico Berlinguer: “La questione morale non è una questione qualsiasi: essa coincide con la questione politica, oggi in Italia”. Ecco, la questione morale torna prepotente ogni volta che incarichi pubblici vengono utilizzati per risolvere beghe di corrente o per garantire posti agli amici degli amici. Questo logora la fiducia dei cittadini, aumenta la distanza tra politica e società, e danneggia la qualità della nostra democrazia.
Coalizione Civica chiede che si faccia chiarezza su questo incarico, e invita l’amministrazione a invertire la rotta: servono concorsi pubblici, trasparenza, assunzioni dove ci sono reali bisogni e non dove servono presìdi politici per equilibrare le tensioni interne al PD.
Noi continueremo a vigilare, a denunciare e a proporre un’altra idea di città: più giusta, più onesta, più libera. Perché la politica, se vuole essere utile, deve essere prima di tutto credibile.