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La Reggiana perde 2-1 contro il Brescia che resta in B

13 maggio 2025 | 22:44
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La Reggiana perde 2-1 contro il Brescia che resta in B

Sconfitta senza conseguenze per i granata, che erano già salvi, nell’ultima giornata di campionato

REGGIO EMILIA – Nel proprio santuario sportivo, il ‘Mario Rigamonti’, il Brescia compie l’impresa: doma di misura la Reggiana e sigilla, nell’epilogo stagionale, la tanto agognata salvezza in Serie B. Per gli emiliani, già certi della permanenza, si tratta di una battuta d’arresto priva di conseguenze. Da sottolineare, nel finale, il ritorno in campo di Mattia Destro, figura dal passato illustre. Intanto, il verdetto del campionato si completa: Sassuolo e Pisa tornano nell’olimpo della Serie A. Spezia e Cremonese si assicurano il pass per le semifinali play-off. Juve Stabia, Catanzaro, Cesena e Palermo avanzano ai quarti play-off. Frosinone e Salernitana saranno chiamate al drammatico spareggio salvezza. Destino amaro, infine, per Sampdoria, Cittadella e Cosenza, che scivolano nel purgatorio della Serie C.

Primo tempo
Allo scoccare del secondo minuto di gioco, Motta, vigile sentinella dell’arco granata, si esibisce in un prodigioso balzo felino: con la mano aperta, respinge l’acrobatica stoccata in spaccata di Borrelli, il quale aveva eluso persino la marcatura di Rozzio con movenza rapace. Non tarda a seguire un’ulteriore sortita: Besaggio, con gesto elegante, pennella un traversone invitante per la fronte di Borrelli, che tuttavia alza oltre la traversa, dissipando l’occasione. Ancora Besaggio, fulcro d’ogni manovra, accarezza l’illusione del gol con un sinistro arcuato da posizione angusta, sfiorando l’incrocio in un sussulto che gela per un attimo la retroguardia reggiana. All’ottavo rintocco del cronometro, il fato par quasi volersi beffare della compagine ospite: nel tentativo di rinvio, il portiere granata manca clamorosamente il contatto con la sfera, che carambola docile sul mancino di Galazzi.

Ma il talento biancoblù, colto da un improvviso impaccio, sciupa la più ghiotta delle occasioni non inquadrando il bersaglio. L’assedio del Brescia si fa martellante, un’onda impetuosa che però non infrange le solide mura emiliane, sorrette da un destino provvidenziale. Degno di nota è l’intervento di Motta, che si erge a baluardo insormontabile su Galazzi, imbeccato da palla ferma. Al venticinquesimo, l’equilibrio si dissolve come nebbia al sole: in fulmineo ribaltamento di fronte, Bianchi si libera dai vincoli di Rozzio e Meroni e scaglia un fendente letale sotto il sette, siglando una rete d’autore. La Reggiana non si arrende. Gondo si insinua nell’area bresciana con foga e tecnica, superando un avversario sull’out destro, ma l’uscita tempestiva di Lezzerini ne vanifica l’iniziativa. Nel crepuscolo del tempo regolamentare, si leva il grido d’assalto degli emiliani: Marras danza tra le maglie avversarie e, con tocco vellutato, sfiora il palo per una questione di millimetri.

Ma il destino, questa volta, volge lo sguardo alla Reggiana: sul traversone tagliato di Lucchesi, Girma stacca con impeto; Lezzerini respinge, ma nulla può sul tap-in, che sancisce il pareggio. Il triplice fischio è accolto da un coro di disappunto: gli spalti del ‘Rigamonti’ si levano in protesta, specchio amaro del rammarico bresciano.

Secondo tempo
Girma, generoso nel gesto, tenta di innescare Sersanti con un filtrante profondo, sebbene leggermente lungo. Lezzerini, vigile e risoluto, interviene con tempismo impeccabile, allontanando la minaccia in fallo laterale. La Reggiana gestisce il possesso con ordine, facendo fluire il pallone come corrente paziente, mentre i lombardi, raccolti e guardinghi, attendono l’occasione propizia che, tuttavia, mai si manifesta. Solo i fischi del pubblico bresciano risuonano, come vento d’insoddisfazione.

Olzer, subentrato a Galazzi, accende la manovra sulla sinistra: supera Libutti e serve un traversone preciso. In area svetta Moncini, entrato al posto di Besaggio, ma il suo colpo di testa si perde alto sopra la traversa. All’ottantunesimo, il fato sorride ai padroni di casa: Verreth calcia da fuori, la sfera, deviata, beffa Motta e s’infila alle sue spalle. I fischi si tramutano in un’esultanza fragorosa, quasi liberatoria. Entra Destro: l’ex Roma e Milan torna in campo dopo un lungo silenzio agonistico, rilevando Girma e raccogliendo l’ovazione del tempo ritrovato. Sul triplice fischio, cala il sipario: entrambe le formazioni rinnoveranno il proprio cammino nella cadetteria, ancora al sabato.

Il tabellino

BRESCIA F.C. 1911 – A.C. REGGIANA 1919: 2 – 1

Marcatori: 25’ Bianchi (B), 45’+3’ Girma (R), 81’ Verreth (B).

BRESCIA F.C. 1911 (4-3-1-2): Lezzerini; Dickmann, Calvani, Adorni, Jallow (dal 58’ Cistana); Bisoli, Verreth, Besaggio (dal 58’ Moncini); Galazzi (dal 77’ Olzer); Borrelli (dal 77’ Juric), Bianchi (dal 66’ Bjarnason). A disposizione: Avella, Andrenacci, Papetti, Corrado, Nuamah, Bertagnoli, D’Andrea. Allenatore: Rolando Maran.

A.C. REGGIANA 1919 (3-5-2): Motta; Meroni (dal 63’ Sosa), Rozzio (dal 46’ Nahounou), Lucchesi; Libutti, Ignacchiti, Reinhart (dal 69’ Stulac), Sersanti, Marras (dal 84’ Urso); Girma (dal 84’ Destro), Gondo. A disposizione: Sposito, Brekalo, Paterlini, Cigarini, Kumi, Maggio, Cavaliere. Allenatore: Davide Dionigi.

Arbitro: Davide Ghersini sez. di Genova (Assistenti: Federico Fontani sez. di Siena, Mattia Politi sez. di Lecce. IV Ufficiale: Antonio Liotta sez. di Castellammare di Stabia. VAR: Valerio Marini sez. di Roma 1. AVAR: Daniele Chiffi sez. di Padova).

Note – Ammoniti: Marras, Bisoli. Angoli: 5 – 3. Recupero: 3’ pt. – 4’ st.