Logo
Cronaca |
Cronaca
/

Femminicidio, l’appello di Paci: “Non abbiate paura di denunciare”

16 maggio 2025 | 14:51
Share0
Femminicidio, l’appello di Paci: “Non abbiate paura di denunciare”
Il procuratore della Repubblica, Calogero Gaetano Paci

Il procuratore della Repubblica: “Anche un solo passo può fare la differenza tra la vita e la morte”

REGGIO EMILIA Dopo il tragico femminicidio di Daniela Coman, la 48enne soffocata dal compagno a Prato di Correggio, il procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Calogero Gaetano Paci, ha lanciato un appello forte e accorato: “Segnalate, denunciate. La denuncia può salvare una vita”.

Parole pesanti come macigni, pronunciate all’indomani dell’arresto di Peter Pancaldi, l’ex compagno di Daniela, ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio premeditato aggravato. L’uomo ha confessato di averla soffocata dopo averla attirata in casa con la scusa di restituirle alcuni oggetti personali.

Il procuratore Paci ha sottolineato come, in questa vicenda, sia mancata una segnalazione preliminare, un elemento che avrebbe potuto attivare quelle misure di tutela che la legge italiana mette a disposizione per le vittime di violenza: “Il nostro ordinamento offre strumenti molto efficaci per la protezione delle persone in pericolo, ma senza una segnalazione, tutto questo non può partire”.

“Invitiamo chiunque si trovi in relazioni segnate da violenza o controllo a superare la vergogna, la paura, l’isolamento e a rivolgersi subito alle forze dell’ordine. Anche un solo passo può fare la differenza tra la vita e la morte”, ha detto il procuratore.

Nel suo intervento, Paci ha ricordato che ogni giorno procure e tribunali italiani emettono misure cautelari e interdittive nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi. “Lo leggiamo nei report, lo vediamo sui giornali: ogni giorno vengono adottati provvedimenti a tutela delle donne e delle persone più vulnerabili. Ma devono essere preceduti da un segnale, da una denuncia, da un grido di aiuto”.

Secondo quanto emerso dalle indagini, Daniela Coman era tornata a casa dell’ex compagno per recuperare la sua macchina fotografica e il computer, strumenti a cui teneva molto. Proprio in quel momento, Peter Pancaldi l’avrebbe aggredita e uccisa.

Il messaggio del procuratore Paci non è solo rivolto alle vittime dirette, ma anche a chi sta loro intorno: “Amici, parenti, conoscenti: non voltatevi dall’altra parte. Anche una segnalazione da parte di terzi può aiutare a evitare tragedie come questa”.

Il femminicidio di Daniela Coman si aggiunge a una lunga e drammatica lista di violenze sulle donne in Italia. Il procuratore ha voluto concludere con un invito alla responsabilità collettiva: “Serve un cambio culturale. Dobbiamo essere tutti più vigili, più presenti, più coraggiosi”.