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Femminicidio, Daniela Coman è morta per asfissia

21 maggio 2025 | 14:58
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Femminicidio, Daniela Coman è morta per asfissia

La sorella della vittima ha raccontato che, nei suoi accessi d’ira, Pancaldi tappava naso e bocca della compagna con le mani

REGGIO EMILIA – Daniela Coman è morta per “asfissia meccanica”, generata cioè da un impedimento esterno all’ingresso dell’aria. E’ il primissimo esito dell’autopsia eseguita sul corpo della 47enne, trovata cadavere a Prato di Correggio nella casa che saltuariamente condivideva con il compagno Peter Pancaldi.

L’uomo, ora in carcere, ha rilasciato ai carabinieri reggiani dichiarazioni spontanee, ammettendo di averla soffocata perché lei voleva lasciarlo. La sorella della vittima ha invece raccontato agli investigatori che già in passato, nei suoi accessi d’ira dovuti a problemi di droga, Pancaldi aveva tappato naso e bocca della compagna con le mani, impedendole di respirare.

Daniela Coman è stata trovata senza vita la sera di mercoledì 14 maggio, ma secondo gli inquirenti il compagno l’avrebbe uccisa il martedì precedente, attirandola a casa con l’inganno.