Uccise il marito a Reggiolo: suicida in carcere Francesca Brandoli

Era stata condannata per aver ucciso l’imprenditore Christian Cavaletti nel 2006 insieme all’amante Davide Ravarelli. Nel 2011 le nozze con Luca Zambelli che aveva ucciso la moglie
REGGIO EMILIA – Si è tolta la vita nella notte tra domenica e lunedì Francesca Brandoli, 52enne modenese detenuta nel carcere di Bollate, dove stava scontando l’ergastolo per l’omicidio dell’ex marito Christian Cavalletti, avvenuto nel 2006 a Reggiolo. La donna è stata trovata impiccata questa mattina dagli agenti penitenziari.
Solo due settimane fa, Brandoli era stata sentita dal garante milanese dei detenuti, Francesco Maisto, che ha dichiarato all’Adnkronos: “Mi era apparsa contrariata, ma non in una condizione tale da far pensare a un gesto così estremo. Avevo suggerito un colloquio con la psicologa, ma mai avrei immaginato un epilogo simile”.
Non era il primo tentativo: nel 2009 la donna aveva già provato a togliersi la vita.
La storia di Francesca Brandoli è intrecciata a quella di tre uomini che hanno segnato il suo destino. Il primo è Christian Cavalletti, imprenditore tessile di Reggiolo, con cui si era sposata e aveva avuto due figli, Davide e Lorenzo. Dopo la nascita del secondogenito, il loro matrimonio entra in crisi. “Aveva smesso di amarmi”, raccontò Brandoli nel 2012 alla giornalista Franca Leosini, nel programma “Storie Maledette”.
Poi arriva Davide Ravarelli, amante e padre del suo terzo figlio, Mattia. La loro relazione sfocia in tragedia il 30 novembre 2006, quando Cavalletti viene ucciso a colpi di martello e coltello sotto casa. Secondo la sentenza, l’omicidio fu premeditato e messo in atto da entrambi. Brandoli si è sempre dichiarata innocente, accusando Ravarelli di aver agito da solo. Entrambi vengono condannati all’ergastolo.
Il terzo uomo è Luca Zambelli, idraulico di Sassuolo, detenuto per l’omicidio della moglie Stefania Casolari, accoltellata 28 volte nel 2006. Brandoli e Zambelli si sposano in carcere nel 2011, suscitando non poche polemiche. Il matrimonio dura solo cinque anni.
Detenuta nel carcere di Bollate, Brandoli ha vissuto anni di reclusione segnati dalla sofferenza e dalla solitudine. Il figlio Mattia, nato dietro le sbarre, fu dato subito in affidamento, mentre Ravarelli non lo ha mai potuto vedere.