
L’atto, approvato con 31 voti favorevoli, sblocca in sostanza il cambio di destinazione d’uso per il polo di via Filangeri
REGGIO EMILIA – Via libera all’unanimità, da parte del Consiglio comunale di Reggio Emilia, all'”addendum” all’accordo terrioriale per la realizzazione del cosiddetto “polo della moda”, previsto dal gruppo Max Mara alle ex fiere. L’atto, approvato con 31 voti favorevoli, sblocca in sostanza il cambio di destinazione d’uso per il polo di via Filangeri, che diventa un insediamento produttivo. Una delibera analoga, essendo le ex fiere un polo funzionale sovraprovinciale, è stata approvata il 9 settembre dell’anno scorso anche dalla Provincia.
Il passaggio in sala del Tricolore arriva dopo il primo step sul progetto di iniziativa privata, discusso dalla Giunta comunale il 9 maggio del 2024. Nel frattempo sono stati raccolti pareri e osservazioni da parte degli enti e di altri soggetti coinvolti (una quindicina circa). Mentre Max Mara, nuovo proprietario dell’area che ha acquistato dall’imprenditore Giorgio Bosi nel 2024, ha completato a gennaio le procedure del concorso di progettazione internazionale, vinto dalla “joint venture” degli studi italiano e spagnolo Barozzi-Vega di Barcellona.
Nel corso del dibattito i consiglieri di Coalizione civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, pur esprimendo la loro posizione favorevole all’operazione urbanistica, hanno sollevato alcune riserve. Nello specifico Aguzzoli ha messo agli atti il rammarico per “un accordo tra privati su un area pubblica”, che in passato “a differenza dell’arena della musica, richiamava in città visitatori per più giorni”. De Lucia ha messo invece l’accento su questioni come l’aumento del traffico e l’occupazione “non di buona qualità”, che sarà generata nella parte logisitica dell’hub. Oltre che “sui servizi che la città dovrà poter offrire ai nuovi lavoratori che vi convergeranno”.
Anche Cristian Paglialonga, capogruppo di Fdi, sottolinea la gestione “non ottimale” a suo tempo avvenuta nella cessione delle fiere, e rilancia con la proposta di “realizzare a Reggio Emilia un polo universitario delle professioni tessili, in raccordo con le aziende del territorio”. Nella presentazione del progetto, l’assessore alla Rigenerazione urbana Carlo Pasini ha rimarcato il valore delle opere fuori comparto (del valore di 1,8 milioni), degli aspetti ambientali (previsto il recupero di 25,500 metri quadrati di verde) e dell’occupazione: attesi 980 addetti, circa 200 unità in più rispetto all’organico di Max Mara impiegato nei siti che saranno “raggruppati” in via Filangeri. L’iter amministrativo del progetto prevede ora un ulteriore passaggio in Consiglio comunale, “non oltre il mese di giugno”, fa sapere Pasini.