
Il Rifugio Matildico: “Non sono abbandonati. La mamma li lascia intenzionalmente nascosti nell’erba”
REGGIO EMILIA – Con l’arrivo della primavera e la stagione delle nascite, il Rifugio Matildico lancia un appello urgente: “Non toccate i cuccioli di capriolo”. Il centro di recupero faunistico si trova a fronteggiare un crescente numero di piccoli portati via dai prati da cittadini in buona fede, convinti che siano stati abbandonati.
“In realtà – spiegano gli operatori del Rifugio – la mamma capriolo lascia intenzionalmente il piccolo nascosto tra l’erba, tornando solo quando non percepisce pericoli, per allattarlo e poi allontanarsi di nuovo. È una strategia naturale per proteggerlo dai predatori”.
Toccare o prelevare un cucciolo sano significa compromettere il suo futuro: la madre potrebbe non riconoscerlo più a causa dell’odore umano e abbandonarlo davvero, rendendo necessario il suo inserimento forzato in una struttura.
Cosa fare se si incontra un cucciolo di capriolo?
Il Rifugio Matildico invita chiunque trovi un cucciolo apparentemente solo a non toccarlo e a non allontanarlo dal luogo del ritrovamento. Solo in caso di animali feriti o in reale difficoltà, è corretto contattare subito il centro per una valutazione: “Dopo un consulto telefonico decideremo insieme cosa fare”, precisano gli operatori.