La Regione: “Bilanci 2023 Ausl Parma e Reggio? Tutto a posto”

L’assessore Fabi e il governatore De Pascale: “Da Corte dei Conti osservazioni che sono state ampiamente controdedotte”
REGGIO EMILIA – Nessuna stangata della Corte dei Conti sui bilanci del 2023 delle Ausl di Parma e Reggio Emilia. Lo precisano l’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi e il presidente della Regione Michele de Pascale che questa mattina hanno incontrato i sindaci reggiani nella Conferenza socio sanitaria guidata dal presidente della Provincia Giorgio Zanni, preceduti però dalla denuncia di presunte irregolarità nell’economia delle due aziende sanitarie, sollevate ieri dai consiglieri di Forza Italia, Pietro Vignali e Valentina Castaldini.
Gli azzurri parlano di rilievi mossi dalla magistratura contabile su ritardi nei pagamenti, sforamenti nei tetti di spesa e debiti eccessivi, che nel caso dell’Ausl di Reggio ammonterebbero a circa 250 milioni nei confronti dei fornitori ed in percentuale superiori ai limiti di legge. “I bilanci del 2023 si sono chiusi in pareggio per tutte le Aziende sanitarie emiliano-romagnole”, ribatte l’assessore Fabi.

“Non c’è stato nessuno spreco di risorse perché questi bilanci hanno passato tutti i momenti di valutazione interni ed esterni a cui sono stati sottoposti, e non risulta alcun rilievo di carattere formale, ma solo osservazioni a cui le Aziende hanno poi risposto”, dice ancora Fabi. Gli dà man forte de Pascale: “Stiamo parlando di osservazioni a bilanci di due anni fa su una serie di aspetti tecnici che sono stati ampiamente controdedotti dalle Ausl punto per punto, tanto è vero che la stessa Corte dei conti ha poi emesso un giudizio di ‘parifica’”.
E’ poi vero che l’Ausl di Reggio Emilia “ha un debito abbastanza elevato, ma deriva dal mutuo contratto per l’intervento di ampliamento dell’ospedale. Quindi non si tratta di un debito fuori controllo e che peraltro si riduce ogni anno”, sottolinea il presidente della Regione. De Pascale continua evidenziando che “il Governo ha incrementato il fondo nazionale per la sanità dell’1,8%, a fronte di un aumento della spesa per farmaci e personale del 10%”.
Per contro, nel 2024, “la Regione ha stanziato con risorse proprie 200 milioni per la sanità e 130 miloni per la non autosufficienza”. Dunque, concludono Fabi e de Pascale, “di fronte a un sottofinanziamento del Governo nazionale, abbiamo bisogno di incrementare le risorse per mantenere e rafforzare il nostro servizio sanitario regionale, ma occorre anche un piano robusto e condiviso con il territorio per un nuovo paradigma che punti sulla promozione della salute e sulla prevenzione delle malattie”.

Infine “vogliamo che i sindaci siano davvero protagonisti della programmazione sanitaria dal basso, a partire dalle esigenze delle loro comunità”, chiudono presidente e assessore.
“Dopo la tornata elettorale dello scorso novembre e la nomina del nuovo direttore generale Ausl (Davide Fornaciari, ndr) il confronto di oggi ha ribadito come le politiche sanitarie regionali necessitino di un’attenzione particolare per essere declinate sotto ogni aspetto sui territori nel miglior modo e con la miglior efficacia possibili”, conferma il presidente della Provincia di Reggio Giorgio Zanni. Segnalando poi “l’apertura di un percorso che ci porterà alla revisione, da qui ad un anno, del Piano di azione locale (Pal) sanitario”.
Per il sindaco di Reggio Marco Massari “il sistema sanitario è centrale per la coesione sociale e noi faremo il possibile per mantenere il suo carattere pubblico e universalistico”.