
I militari potrebbero arrivare in città il lunedì di Pasquetta e iniziare il loro servizio in piazzale Marconi il giorno successivo
REGGIO EMILIA – Potrebbero arrivare in città il lunedì di Pasquetta (il prossimo 21 aprile) e iniziare il loro servizio in piazzale Marconi il giorno successivo, i 12 militari chiamati a presidiare la zona della stazione ferroviaria storica di Reggio Emilia, nell’ambito dell’operazione “Strade sicure” varata nel 2008.
Un’ipotesi che il prefetto di Reggio, Maria Rita Cocciufa, non conferma nè smentisce, limitandosi a ribadire: “Abbiamo fatto tutti i passaggi necessari e siamo in attesa dell’imprimatur o del via libera, come lo vogliamo chiamare, del ministero. Credo che sarà veramente una questione di giorni”. Prima dell’effettiva entrata in servizio degli operatori, tuttavia, sarà necessario convocare una riunione ad hoc del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per verificare, tra l’altro, come cambieranno i compiti delle altre forze dell’ordine che presidiano la zona.
Dopo una campagna elettorale rovente sul tema della sicurzza l’attuale sindaco Marco Massari, (in parte sconfessando il suo predecessore Luca Vecchi che non lo riteneva necessario) ha deciso nell’estate del 2024 di inviare al ministero dell’Interno, di concerto col prefetto, la richiesta di poter disporre dell’esercito con compiti di sicurezza anche nella città del Tricolore.
Il primo cittadino è poi andato “in missione” a Roma a perorare la causa col ministro Matteo Piantedosi, che ha “ricambiato” con una visita istituzionale a Reggio. Massari ha però chiarito fin da subito che quello della repressione è solo uno degli aspetti della soluzione ai problemi di degrado e insicurezza del quartiere della stazione (nel frattempo diventato “zona rossa”), da affiancare a decoro urbano e a interventi di tipo sociosanitario. In quest’ultima direzione va il presidio fisso, inizialmente previsto in via Eritrea e poi spostato in via Paradisi dopo le rimostranze dei residenti (Fonte Dire).