
L’azienda, che ha rinunciato ad impugnare la sentenza del Tar del Lazio, potrà produrlo solo fino al 31 dicembre 2028
REGGIO EMILIA – Vittoria storica per uno dei simboli della gastronomia emiliana: l’erbazzone reggiano compie un passo decisivo verso il riconoscimento ufficiale come Indicazione geografica protetta (Igp) da parte della Commissione Europea.
L’annuncio arriva dall’Associazione dei Produttori dell’erbazzone reggiano, che – attraverso i legali Giuseppe Pagliani e Gianluca Dallari – esprime “infinita soddisfazione” per l’accordo raggiunto con Sfoglia Torino Srl, che ha deciso di rinunciare all’impugnazione della sentenza del Tar del Lazio presso il Consiglio di Stato. Un’intesa definita “costruttiva e positiva”, che chiude definitivamente un contenzioso legale durato mesi e spalanca le porte al riconoscimento ufficiale dell’Igp.
L’accordo è stato accolto in tempi record dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, che ha trasmesso la documentazione alla Commissione Europea, in conformità al Regolamento UE dell’11 aprile 2024.
In base all’intesa, Sfoglia Torino potrà continuare a produrre erbazzone reggiano fino al 31 dicembre 2028, sia nella provincia di Reggio Emilia che a Buttigliera d’Asti (AT), utilizzando anche le proprie ricette, all’interno di un periodo transitorio concesso in via eccezionale. I legali dell’associazione ringraziano il ministero, i tecnici regionali e tutte le aziende associate per la fiducia dimostrata: “Il riconoscimento dell’IGP valorizza un prodotto d’eccellenza del nostro territorio e premia anni di lavoro, passione e determinazione”.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha detto: “Questa è un’ottima notizia. L’erbazzone reggiano rappresenta un’identità culturale ed economica per la nostra comunità. La Regione Emilia-Romagna è sempre stata al fianco dei produttori, supportando con forza il percorso verso l’IGP. Ora il traguardo è vicino”.
Mammi ha inoltre ribadito l’impegno a livello europeo: “Il riconoscimento IGP è fondamentale per la tutela e la promozione dell’erbazzone reggiano, ma anche per le opportunità commerciali che può offrire. Continuerò a seguire da vicino l’iter a Bruxelles affinché questo risultato, atteso da tutta la comunità reggiana, diventi presto realtà”.