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Caso Inalca, una madre: “Parco Aceri mai bonificato”

14 aprile 2025 | 16:45
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Caso Inalca, una madre: “Parco Aceri mai bonificato”

“Il verde cresce incolto. Mi chiedo come siano state fatte le verifiche su eventuale presenza di amianto o sostanze pericolose, se l’area si trova ancora in questo stato”

REGGIO EMILIA – Mentre si continua a parlare delle conseguenze degli incendi divampati nei pressi dello stabilimento Inalca e delle successive bonifiche ambientali che hanno interessato alcune aree della zona, una cittadina residente in una laterale di via Fogliani lancia un appello: “Nessuno ha mai parlato del Parco Aceri, che si trova esattamente di fronte all’ingresso degli operai Inalca e al nido comunale Alice, frequentato quotidianamente da mio figlio e da tanti altri bambini”.

parco

Il parco, infatti, è uno spazio pubblico con giochi per bambini, spesso utilizzato dalle famiglie della zona, e rappresenta di fatto il primo spazio che si incontra arrivando al nido. Eppure, sottolinea la madre, non è mai stato chiuso, né bonificato, né tantomeno menzionato nei numerosi aggiornamenti diffusi su altre aree vicine.

“Il Parco Aceri – scrive la cittadina in una segnalazione inviata a Reggio Sera – non è mai stato sfalciato, e il verde cresce incolto da ben prima dell’incendio. Mi chiedo come siano state fatte le verifiche su eventuale presenza di amianto o sostanze pericolose, se l’area si trova ancora in questo stato”.

parco

La preoccupazione è amplificata dal fatto che il nido Alice non ha mai interrotto l’attività, nemmeno nei giorni immediatamente successivi ai roghi o durante gli interventi di bonifica in altre aree. Un contrasto evidente con quanto avvenuto, ad esempio, con il Parco della Resistenza, che venne chiuso temporaneamente proprio per consentire i controlli ambientali.

parco

“Forse mi sono persa qualcosa – continua la residente – ma mi pare evidente che il Parco Aceri sia stato dimenticato”. La testimonianza, corredata da foto che mostrano lo stato attuale dell’area verde, mette in evidenza una zona che – a detta della cittadina – non ha ricevuto alcun tipo di attenzione o intervento visibile.

Conclude la residente: “Non cerco polemiche ma tutela, prevenzione e trasparenza. E mi pare il minimo, quando si parla della salute dei bambini”.