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Sciopero dei metalmeccanici, i sindacati: “Bloccheremo le città”

25 marzo 2025 | 15:24
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Sciopero dei metalmeccanici, i sindacati: “Bloccheremo le città”

Venerdì sono previsti disagi a Reggio Emilia. La manifestazione partirà da porta San Pietro, proseguirà sulla via Emilia verso Modena e teminerà alle ex Reggiane

REGGIO EMILIA – “Ci scusiamo anticipatamente con la cittadinanza per il disagio, perché venerdì la città sarà bloccata da un lungo corteo a causa dell’indisponibilità di Confindustria e Confapi a trattare per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici”.

Lo affermano i segretari generali di Fim Fiom Uilm di Reggio Emilia in vista dello sciopero di venerdì 28 marzo dei lavoratori metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil che hanno organizzato manifestazioni e cortei in tutte le province, compresa la nostra.

Dicono Fim, Fiom e Uilm: “Nella provincia di Reggio Emilia le famiglie con almeno un dipendente metalmeccanico sono ormai 40mila. Garantire l’aumento del potere d’acquisto con incrementi salariali superiori all’inflazione significa fare il benessere di tutto il territorio, non solo di quelle famiglie”.

Spiegano Bonfatti, Vecchi e Scialla, segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm: “Negli ultimi anni i profitti delle imprese metalmeccaniche sono cresciuti a una velocità cinque volte superiore dell’aumento dei salari, che invece hanno perso potere d’acquisto. Noi chiediamo di ridare fiato ai salari e ridurre le disuguaglianze”.

Anche per questo motivo il consiglio comunale di Reggio Emilia, all’unanimità, ha dato il sostegno alla lotta e alle istanze sindacali dei metalmeccanici che scioperano, chiedendo ai rappresentanti istituzionali locali di agire per appoggiare la vertenza.
Con le otto ore di sciopero di venerdì i metalmeccanici arrivano a ventiquattro ore di fermate complessive, a partire da dicembre 2024.

Dicono Fim, Fiom e Uilm: “Era dal 2008 che non si scioperava così tanto per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici e questo a causa della rigidità delle Federmeccanica che non vuole andare incontro alle richieste della piattaforma votata dai lavoratori e dalle lavoratrici”.

La manifestazione partirà da porta San Pietro e, al contrario dei tradizionali cortei sindacali, non andrà in centro ma imboccherà la Via Emilia verso Modena, salendo poi su Viale del Partigiano passando da Via Melato, scendendo in Viale dell’Aeronautica per poi concludersi nel centro delle Ex Reggiane dove il comizio finale sarà tenuto da rappresentanti locali di Fim e Uilm e dal segretario generale nazionale della Fiom Cgil Michele De Palma.

I sindacati chiedono la riapertura della trattativa, dopo la rottura risalente al 12 novembre 2024 sul tavolo dell’industria metalmeccanica (Federmeccanica – Assistal) e del 17 marzo (Unionmeccanica).

Sottolineano Vecchi, Bonfatti e Scialla: “Chiediamo che il contratto nazionale aumenti il potere d’acquisto, riduca la precarietà nei luoghi di lavoro, riduca l’orario a parità di salario e che si garantiscano migliori condizioni di sicurezza. Per questo i lavoratori stanno lottando e non smetteranno fino a quando non si sarà conquistato un accordo dignitoso”.

Questo sciopero generale arriva dopo che nei mesi tra dicembre e febbraio nelle fabbriche metalmeccaniche locali ogni giorno i delegati di Fim, Fiom e Uilm hanno indetto scioperi a sorpresa, bloccando interi reparti senza preavviso, organizzando spontaneamente presidi davanti ai cancelli, dove nelle ultime settimane sono stati affisse centinaia di bandiere sindacali e striscioni in cui si ribadiscono le richieste dei lavoratori.

Concludono i tre segretari: “Facciamo appello a tutte le metalmeccaniche e ai metalmeccanici di scioperare e partecipare al corteo. Questo è il momento di lottare, aumenti salariali e diritti non verranno regalati da nessuno, per questo ognuno deve fare la propria parte, mettendoci la faccia e venendo in corteo venerdì 28 marzo”.