Gli anziani accoglieranno gli universitari in cerca di casa

Per realizzare l’iniziativa di “cohousing” Cupla si impegnerà a trovare almeno 10 alloggi e organizzerà incontri con chi è interessato
REGGIO EMILIA – Studenti universitari che hanno bisogno di un alloggio sotto lo stesso tetto di persone anziane, per aiutarle a combattere la solitudine. E’ l’idea alla base del memorandum d’intesa firmato oggi tra il prorettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia Giovanni Verzellesi, il presidente del Cupla (Coordinamento unitario pensionati lavoro autonomo) Luigi Davoli e l’assessore del Comune di Reggio alle relazioni con l’università Roberto Neulichedl.
Per realizzare l’iniziativa di “cohousing”, in particolare, Cupla si impegnerà a trovare almeno 10 alloggi nel corrente anno accademico e organizzerà incontri con gli anziani interessati a partecipare al progetto. Unimore, dal canto suo, pubblicherà le disponibilità abitative sul proprio portale, organizzerà colloqui motivazionali con gli studenti e fornirà loro assistenza amministrativa e tecnica per l’ingresso nel progetto. Il Comune di Reggio ha svolto invece un ruolo di “facilitatore” tra le parti.

“L’università è un luogo in cui convergono esigenze, opportunità e responsabilità. Unimore intende contribuire attivamente anche alla costruzione di un tessuto sociale più coeso, in cui le soluzioni abitative per gli studenti si colleghino a una risposta concreta alla solitudine delle persone anziane”, afferma il prorettore Verzellesi. “Il co-housing in questo modo diventa un’esperienza di scambio e crescita”, aggiunge Verzellesi.
“Si tratta, di un progetto coerente con il welfare comunitario che risponde alle esigenze diversificate di soggetti anagraficamente diversi”, spiegano il presidente di Cupla Luigi Davoli e il coordinatore Giuliano Parmiggiani. “Questa iniziativa- conclude l’assessore Neulichedl- fornirà inedite e reciproche forme di sostegno tra giovani e anziani, mettendo in atto ciò che intendiamo per ‘città delle persone'”.