
L’impianto monstre da 175 ettari è stato stoppato, ma il Mase dovrà risarcire 17mila euro all’azienda spagnola Lilo Solar
S. ILARIO (Reggio Emilia) – L’azienda Lilo Solar ha dovuto rinunciare a realizzare il parco fotovoltaico “monstre” chiamato “Giambattista” che, estendosi per 175 ettari (di cui 81 coperti da pannelli per produrre l’energia elettrica) avrebbe occupato una superficie pari al 5% del territorio del Comune di Sant’Ilario. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, come riportato dalla giunta comunale, ha infatti espresso nei giorni scorsi parere sfavorevole al progetto dell’impianto.
La società che voleva costruirlo, emanazione italiana di una multinazionale spagnola, non esce però dalla vicenda a mani vuote. E, proprio dallo stesso Mase, ottiene un risarcimento di 17mila euro. Il motivo? Il ministero non si è pronunciato nei termini previsti sulla richiesta di valutazione di impatto ambientale – la cosiddetta Via – che Lilo Solar aveva inoltrato il 3 gennaio del 2024.
I giudici del Tar di Parma, in una sentenza discussa in Camera di consiglio il 29 gennaio e resa nota oggi, hanno infatti accolto il ricorso presentato dall’azienda e dichiarato “illegittimo” il silenzio serbato dall’amministrazione centrale, condannandola a risarcire il 50% degli oneri istruttori che Lilo Solar aveva sostenuto per la pratica di Via (pari a 34.000 euro).
A questi si aggiungono 1.500 euro per le spese di lite. Sempre al Tar il Comune di Sant’Ilario ha vinto nei mesi scorsi altre due battaglie contro altrettante società, riuscendo a stoppare dei campi fotovoltaici più “piccoli” di 20 ettari complessivi.