Economia |
Economia
/

Inalca, si cerca un altro sito a Reggio Emilia

27 febbraio 2025 | 08:55
Share0
Inalca, si cerca un altro sito a Reggio Emilia

Ieri l’incontro in Regione. La Cgil: “Accelerare l’individuazione di soluzione per i 400 lavoratori coinvolti”

REGGIO EMILIA – Si è concluso ieri sera l’incontro con la Regione (Assessore Paglia) la Provincia di Reggio Emilia (Giorgio Zanni) il comune di Reggio Emilia (Marco Massari e Marco Pedroni) e Cgil, Cisl e Uil. La Cgil ha chiesto di accelerare i tempi uscendo al più presto dalla fase della gestione dell’”emergenza” (attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali e alle trasferte sugli altri siti trasformativi a partire da quello di Piacenza) per approdare alla fase della “prospettiva”.

Ha detto Cristian Sesena, segretario generale della Camera del lavoro reggiana: “Quello che è accaduto è stato un disastro per la città che richiede che il tempo dell’emergenza lasci il posto al più presto a quello della prospettiva. Esisteva un sito via Due Canali che deve essere destinato e il cui destino ci interessa, interessa i residenti e interessa i lavoratori di Granterre che sono ancora lì e vorrebbero capire cosa succederà anche a loro”.

Continua Sesena: “Dovrà esistere, e’ la nostra richiesta, un nuovo sito industriale a Reggio Emilia su cui Gruppo Cremonini deve al più presto riprendere a rioperare. La reindustrializzazione è una condizione per noi centrale, perché da essa dipende il destino dei lavoratori colpiti e anche di eventuali future possibilità occupazionali. L’impegno in tal senso, garantito oggi con convinzione da Regione, Comune e Provincia, ci conforta ed è un bel segnale da inviare alle maestranze”.

Nei loro interventi Flai Cgil e Filt Cgil hanno chiarito meglio le problematiche in essere e la necessità di offrire ai lavoratori un percorso chiaro da subito”il peso delle trasferte su Piacenza, Pegognaga, Lodi, Modena è gravoso e non può trascinarsi per un tempo indefinito – hanno spiegato – Preoccupano anche le condizioni dei lavoratori degli appalti che hanno meno chance di rioccupazione in altre realtà e rischiano di vivere nell’immediato una maggior perdita salariale”.

La Regione ha condiviso gli obbiettivi (salvaguardia totale occupazionale e reindustrializzazione) e si è resa disponibile a facilitare il raggiungimento degli equilibri economici necessari a fare sì che le imprese facciano appieno la loro parte. Il Comune ha individuato siti potenzialmente fruibili e già urbanizzati e ha sposato la necessità di coinvolgere al più presto le imprese. Dopo questo passaggio positivo si amplierà quindi il confronto includendo, come da richiesta sindacale, anche il fronte imprenditoriale.