
Quattro uomini, tra i 31 e i 37 anni, sono stati denunciati per traffico e detenzione illecita di armi di sospetta provenienza furtiva
BRESCELLO (Reggio Emilia) – Un pastore 49enne residente a Brescello, originario di Camporeale (Palermo), è stato arrestato questa mattina nel corso di un’operazione coordinata dai carabinieri della compagnia di Mantova. L’uomo è accusato di estorsione plurima aggravata in concorso e sfruttamento di manodopera. L’operazione, eseguita con il supporto dei comandi provinciali di Reggio Emilia e Vercelli, dei gruppi carabinieri forestale, del Nucleo ispettorato del lavoro e dei Nuclei cinofili, ha coinvolto anche un elicottero del 13° Nucleo di Forlì-Cesena.
L’uomo, insieme a un collaboratore di origine romena, avrebbe invaso i terreni agricoli tra San Benedetto Po, Suzzara e Motteggiana, facendo pascolare migliaia di pecore su campi coltivati a erba medica. Secondo le accuse accolte dal Gip di Mantova, le incursioni hanno provocato la distruzione dei raccolti, la diffusione di parassiti e batteri nei terreni e un clima di intimidazione verso gli agricoltori locali.

Minacce e intimidazioni: il modus operandi
“Sono di Camporeale, vicino Corleone”. Con questa frase, intrisa di richiami allusivi, il pastore si sarebbe presentato alle sue vittime, instaurando da subito un clima di soggezione. Le denunce degli agricoltori, raccolte dai carabinieri, a partire da febbraio 2023, hanno consentito di fare luce su anni di vessazioni e intimidazioni.
Sfruttamento dei lavoratori: condizioni disumane
Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato una situazione agghiacciante di sfruttamento lavorativo. Tre dipendenti, formalmente assunti, vivevano in condizioni degradanti: alloggiati in una roulotte priva di riscaldamento e acqua corrente, erano costretti a turni di lavoro estenuanti, dall’alba al tramonto, senza giorni di riposo. I lavoratori, spesso lasciati senza pasti o con cibo insufficiente dal valore giornaliero inferiore a 2 euro, subivano il reiterato mancato pagamento delle retribuzioni.

Sequestri e perquisizioni
Durante l’operazione, i carabinieri hanno sequestrato beni mobili e immobili, inclusi gli animali delle greggi, per una futura confisca. Sono state inoltre perquisite le abitazioni di quattro uomini tra i 31 e i 37 anni, sospettati di traffico e detenzione illecita di armi di sospetta provenienza furtiva come sarebbe emerso dalle conversazioni telefoniche con il pastore 49enne.