
Il sindacato inteviene dopo l’ennesima aggressione: “I vigilanti e le telecamere non bastano”
REGGIO EMILIA – “E’ necessario aprire un posto di Polizia all’interno del Pronto soccorso del Santa Maria H24, in modo che la presenza stessa delle forze dell’ordine possa fare da deterrente oltre che intervenire prontamente al bisogno”. Lo ribadisce la Fp Cgil di Reggio Emilia dopo il nuovo episodio di violenza nei confronti di operatori sanitari, andato in scena nella notte tra sabato e domenica al pronto soccorso dell’ospedale reggiano.
Un 29enne italiano, in forte stato di agitazione, ha aggredito due infermieri e una guardia giurata, prima di essere bloccato – a fatica – dagli agenti della squadra Volanti. Il giovane è stato arrestato come previsto dal nuovo decreto-legge sulla prevenzione della violenza nei confronti del personale sanitario. La sigla della Funzione pubblica, commentando l’avvenuto, parla di “una continua escalation di violenze nei confronti degli operatori sanitari da parte di chi si trova in uno stato di alterazione mentale e diventa sempre più aggressivo verso chi è preposto a prestare cure”.
Ad oggi, continuano da via Roma, “strumenti deterrenti come telecamere all’interno del servizio e norme di legge che condannano chi fa violenza agli operatori sanitari sono già presenti ma spesso chi commette violenze fisiche ha poco da perdere e non si ferma davanti alle conseguenze. Pertanto questi strumenti da soli non servono a risolvere il problema”.
Poco efficaci sarebbero poi “i bodyguard o i vigilanti, operatori che non hanno la stessa autorità della polizia e si configurano come ulteriori elementi di deterrenza quando non diventino vittime anch’essi”. Alla luce di tutto questo “continueremo a chiedere alle istituzioni di impegnarsi ad incontrarci per trovare una soluzione comune per la copertura H24 l’area dell’emergenza urgenza”, conclude la Fp-Cgil.