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Diga di Vetto, Autorità di Bacino: “Progetto a dicembre”

24 gennaio 2025 | 16:29
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Diga di Vetto, Autorità di Bacino: “Progetto a dicembre”

Ma solo “se le risorse stanziate saranno sufficienti”. Un quadro preciso dei costi, si avrà comunque solo dopo la prima fase della progettazione

REGGIO EMILIA – L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, che ha ricevuto il mandato di realizzare uno studio di fattibilità sulla diga di Vetto, conferma che il progetto dell’opera dell’opera sarà consegnato entro metà del prossimo dicembre. Ma solo “se le risorse stanziate saranno sufficienti”.

Infatti, spiega il segretario generale dell’ente Alessandro Bratti, “al momento della candidatura degli interventi si era tenuto conto degli elaborati previsti dal vecchio codice dei contratti. I contenuti previsti dal nuovo codice per la redazione del progetto sono di maggior dettaglio rispetto a quelli richiesti in passato e prevedono numerosi elaborati aggiuntivi”.

Bratti auspica quindi “un rapido incontro con il ministero e le altre Autorità di bacino distrettuali “per confrontarsi proficuamente sullo sviluppo dell’iter procedurale e sulle modalità di risoluzione di eventuali e risolvibili criticità”. Un quadro preciso dei costi, si avrà comunque solo dopo la prima fase della progettazione, ora in corso.

Per la diga della val d’Enza, così come per le altre due opere strategiche di cui l’Autorità sta studiando la realizzazione (un invaso per la valle del Lanzo e un intervento strutturale contro la risalita del cuneo salino nel distretto), sono infatti previste due fasi.

La prima per redigere il Docfap (documento fattibilità alternative progettuali), finanziato dalla Regione con 300.000 euro e dai due Consorzi di bonifica “Parmense” e reggiano “Dell’Emilia centrale” per altri 200.000 euro. Questo documento sulle diverse possibilità praticabili dovrebbe essere pronto per maggio.

Seguirà la progettazione del Pfte, finanziato per 3,2 milioni di euro dal Governo. “I Docfap sono in avanzata fase di sviluppo”, informa l’Autorità ribadendo però che, “conclusa la prima fase sarà necessario poter contare su sufficienti risorse per procedere nella progettazione”.