Politica |
Politica
/

Allarme di Coalizione civica su debito pubblico Comune

17 gennaio 2025 | 12:20
Share0
Allarme di Coalizione civica su debito pubblico Comune

De Lucia e Aguzzoli: “Dal bilancio di previsione 2025-2027 che verrà discusso luned emerge un aumento di 31 milioni (da 96,5 a 127,4)”

REGGIO EMILIA – Coalizione civica Reggio Emilia suona l’allarme sul debito pubblico del Comune. Dal bilancio di previsione 2025-2027 che verrà discusso lunedì in sala del Tricolore, denuncia il consigliere Dario De Lucia, emerge infatti un aumento di 31 milioni (da 96,5 a 127,4). L’importo annuo per ripagare il debito passerà da 9,35 milioni nel 2024 a 11,38 milioni di euro nel 2027, “sottraendo risorse preziose che potrebbero essere utilizzate per migliorare i servizi ai cittadini”.

Non solo: il debito pro capite, continua il civico, “salirà a 746 euro nel 2027, un aumento insostenibile rispetto ai 565 euro del 2024. Nella vicina Modena, città simile a noi, il debito pro capite non arriva a 100 euro a cittadino. Segno che gli amministratori modenesi (sempre del Pd) sono stati negli anni più accorti e meno leggeri nelle scelte di bilancio”. Rincara la dose Fabrizio Aguzzoli, già presidente della commissione bilancio nella scorsa legislatura: “Mentre si continua a parlare di sostenibilità economica, il Comune si indebita pesantemente per finanziare opere che spesso non rispondono ai bisogni prioritari della città. Questo bilancio rappresenta una bomba a orologeria per i conti pubblici”.

Coalizione civica indica quindi alcune soluzioni per ridurre l’indebitamento, a partire da una riprogrammazione degli investimenti non urgenti “come alcune infrastrutture culturali o progetti che non rispondono a bisogni immediati”. Si chiede poi di “massimizzare l’utilizzo dei fondi Pnrr e dei trasferimenti europei”, considerato che “attualmente il bilancio destina il 47,5% degli investimenti all’indebitamento”. Per De Lucia e Aguzzoli va poi anche rivista l’efficienza delle partecipate, perché “con trasferimenti per oltre 39 milioni previsti nel 2025, è necessario rivedere i costi operativi e aumentare il contributo delle partecipate alla riduzione del debito”.

Infine vanno eliminate le spese superflue e ottimizzati i costi per consulenze e incarichi esterni, destinando le risorse risparmiate a contenere l’indebitamento, partendo da un taglio delle spese di comuninazione di sindaco e Giunta che superano mezzo milione di costi l’anno. “Continuare ad aumentare il debito senza un chiaro piano di sostenibilità rischia di compromettere il futuro economico della città e delle generazioni a venire”, avvisano chiudendo Aguzzoli e De Lucia.