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Seta, i sindacati: “Per contratto unico serve un milione di euro”

5 dicembre 2024 | 14:34
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Seta, i sindacati: “Per contratto unico serve un milione di euro”

Lo stimano Filt Cgil e Faisa Cisal di Reggio Emila, che prevedono di chiudere l’accordo ad aprile del 2025

REGGIO EMILIA – Per l’intesa sul contratto unico di Seta serve almeno un milione di euro. Lo stimano Filt Cgil e Faisa Cisal di Reggio Emila, che prevedono di chiuderla ad aprile del 2025, all’esito di un percorso negoziale con l’azienda avviato dopo due anni di scioperi. Le risorse necessarie, annunciano ancora le due sigle, saranno chieste “un po’ alla volta agli enti locali e ai soci” dell’azienda di trasporto pubblico, nata nel 2012 dalla fusione di quelle di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.

Proprio nella differenza di trattamento tra i “vecchi” autisti che beneficiano ancora dei contratti stipulati con le società da cui provengono e i dipendenti diretti di Seta assunti dopo il 2012, sta appunto lo scoglio che i sindacati reggiani vogliono superare. Questo anche per affrontare al meglio non solo la fase delle prossime gare pubbliche per la concessione del servizio – previste ad oggi nel 2026, ma forse prorogate al 2028 – ma anche l’eventuale processo di creazione dell’azienda unica regionale del tpl.

Gli aspetti da armonizzare nei tre bacini serviti (per un totale di 1.000 dipendenti) riguardano in primo luogo il salario (tra vecchi e nuovi assunti c’è una differenza di circa 270 euro al mese) e poi la gestione di turni e straordinari. Con un contratto migliore si punta infine a diventare più attrattivi aumentando le assunzioni.

Come spiegano Federico Leoni, segretario della Filt Cgil di Reggio e Giuseppe Ranuccio, responsabile della categoria del trasporto pubblico, non si parte però da zero. Oltre ad un verbale di intenti di carattere generale, nei mesi scorsi, sono stati firmati con l’azienda già tre accordi, che riguardano l’aumento del buono pasto a 8 euro per tutti i dipendenti (per un totale di quasi 600.000 euro), la maggiorazione del 40% dello straordinario e un’intesa specifica per i lavoratori delle officine sul traino dei mezzi di linea.

A questi accordi se ne potrebbe aggiungere anche un quarto sulla gestione della “reperibilità” degli autisti e sul ristoro a quelli che si sobbarcano il disagio di turni spezzati lunghi. L’incontro decisivo potrebbe essere quello fissato il 18 dicembre. Filt e Faisa, infine, lanciano una stoccata alla Cisl accusata di essere “dentro e fuori la trattativa” e intervengono anche sulle risorse messe a disposizione dagli enti locali del territorio, pari a 150.000 euro.

Per le due sigle di categoria questi fondi dovrebbero andare a sostenere i costi dell’affitto di casa degli autisti che si trasferiscono a Reggio da altre regioni, limitando così l’emorragia di personale che ha costretto ad un taglio del 10% delle corse. “Il nostro obiettivo finale è far sparire tutti i vecchi contratti. Sarà un lavoro molto tecnico e complesso, che consiste nel calare la normativa dei vecchi assunti nell’integrativo dei nuovi, con una veste che si chiamerà ‘accordo Seta’”, spiega Ranuccio.

In questi due anni, aggiunge il segretario Leoni, “abbiamo creato le condizioni per questo confronto, grazie ad un atteggiamento di determinazione e intransigenza verso l’azienda”. Sulla holding regionale, aggiungono i sindacalisti, “la cosa che ci preoccupa di più è che nello studio di fattibilità della Regione ci sono zero euro sul fattore lavoro. Reggio ha messo dei distinguo chiedendo che la gestione delle Sot (società operative) sia territoriale, ma non ci sono ancora certezze”.

Da ultimo l’affondo alla Cisl: “Da un pò di tempo la Cisl è dentro e fuori la trattativa. Questo non lo possiamo accettare, perché è irrispettoso di chi siede al tavolo, non aiuta i rapporti unitari tra i sindacati e crea confusione tra i lavoratori”. Basti pensare “che la Cisl non ha partecipato allo sciopero contro la manovra che chiedeva anche più risorse per il trasporto pubblico. Ma non puoi fare l’incendiario a Reggio e il pompiere a Roma”, chiudono Leoni e Ranuccio (Fonte Dire).