
Per sollecitare l’apertura di un tavolo di crisi al ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit)
REGGIO EMILIA – Una lettera al ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) per sollecitare l’apertura di un tavolo di crisi per la Meta System di Reggio Emilia, dal 2015 di proprietà cinese, che affonda nei debiti (oltre 200 milioni). E’ l’impegno preso dal prefetto reggiano Maria Rita Cocciufa che stamattina ha ricevuto in corso Garibaldi una delegazione sindacale composta dal segretario generale della Camera del lavoro Cristian Sesena, dal coordinatore della Uil di Modena e Reggio Roberto Rinaldi, dai segretari generali di Fiom e Uilm Simone Vecchi e Jacopo Scialla, da Cinzia Sacco della Filt Cgil e dalle Rsu aziendali.
Nel frattempo non si è fermato il presidio permanente dei 450 operai reggiani davanti ai cancelli dell’azienda, iniziato martedì, che sarà mantenuto fino al prossimo 16 dicembre. Una mobilitazione a cui si è aggiunto oggi lo sciopero dei lavoratori di “Integra”, cooperativa di logistica che opera in appalto a Meta System, mentre alcuni lavoratori di Comet e Dana, a loro volta in lotta per il contratto, si sono uniti ai manifestanti di via Galimberti. Alle “tute blu” anche la solidarietà dello Spi Cgil provinciale.
I lavoratori della Meta System di Reggio -insieme ai colleghi del sito di Mornago in provincia di Varese – temono per il proprio posto di lavoro dopo che il nuovo investitore annunciato in estate, che avrebbe dovuto ricapitalizzare l’azienda per 135 milioni, non si è ancora palesato. Da qui la richiesta di Fiom e Uilm di aprire un tavolo al ministero su cui giocare a “carte scoperte”. Il “tempo corre, per questo necessita un tavolo urgente in cui sindacati, impresa, e potenziali acquirenti possano sedersi e negoziare in maniera trasparente per costruire il futuro di questa azienda”, spiegano i sindacati.
“Lo sciopero proseguirà fino a quando l’azienda non darà prove documentali degli accordi che sta prendendo con i clienti per garantire la continuità occupazionale, o fino a quando avremo una data certa di convocazione da parte del ministero”, continuano le sigle.
“Questi lavoratori – concludono – stanno dando una grande prova di consapevolezza, unità, dignità e coraggio: non stanno scioperando per una sola mensilità di stipendio, ma per il lavoro, quindi per un piano industriale che lo difenda e che garantisca loro un futuro”. Lunedì prossimo è intanto confermato un incontro del tavolo di crisi della Regione con il vicepresidente Vincenzo Colla. “In quell’incontro i manager aziendali possono recuperare credibilità portando fatti e buone notizie e allora forse lo sciopero verrà sospeso”, concludono le tute blu reggiane di Cgil e Uil.