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Trump è il 47esimo presidente Usa: “Fermerò le guerre, sarà l’età dell’oro”

6 novembre 2024 | 18:18
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Trump è il 47esimo presidente Usa: “Fermerò le guerre, sarà l’età dell’oro”

Il tycoon ha superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari per essere eletti alla Casa Bianca. E’ il primo presidente con una condanna penale e il più vecchio ad insediarsi, a 78 anni

ROMA – La vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti ha generato reazioni contrastanti a livello nazionale e internazionale. Dopo aver raggiunto i 279 voti elettorali, superando la soglia dei 270 necessari per la presidenza, Trump ha celebrato con entusiasmo sul palco a West Palm Beach, promettendo di portare una “nuova età dell’oro” agli Stati Uniti. Il supporto dei leader mondiali non ha tardato ad arrivare: tra i messaggi più calorosi, spicca quello del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha elogiato il trionfo di Trump come il “più grande ritorno della storia.”

Sul fronte interno, il leader democratico Elly Schlein ha espresso preoccupazioni per l’impatto che la politica protezionistica di Trump potrebbe avere sull’Europa, segnalando potenziali ripercussioni sulle imprese e i lavoratori italiani. Schlein ha inoltre ricordato le critiche di Trump nei confronti dell’Unione Europea, definendone il ritorno “una brutta notizia” per il vecchio continente. Matteo Salvini, vicepremier italiano, si è invece espresso speranzoso che Trump riesca a negoziare una pace rapida nei conflitti tra Russia e Ucraina e in Medio Oriente.

Intanto, l’imprenditore Elon Musk ha dichiarato di aver sostenuto la campagna elettorale di Trump con una donazione di 119 milioni di dollari, un investimento che ha fruttato in modo spettacolare grazie alla reazione positiva di Wall Street, con un rialzo del titolo Tesla del 13%. La Nato, invece, si prepara a un “Trump 2.0,” con alleati che esprimono preoccupazione per l’isolazionismo americano e l’incertezza riguardo al sostegno all’Ucraina. Molti ritengono che l’Europa debba ora prepararsi a una difesa più autonoma, mentre Trump si è dimostrato cauto nel dichiarare un immediato disimpegno dagli attuali impegni militari americani.

Anche i media statunitensi hanno commentato la vittoria di Trump. Il New York Times ha pubblicato un’analisi critica, sottolineando che il nuovo mandato rappresenta un passo verso una gestione “autoritaria”, unico nei quasi 250 anni di storia degli Stati Uniti.