
I carabinieri hanno arrestato un 51enne che ha violato più volte gli obblighi dell’affidamento in prova compiendo gli stessi reati per cui era stato condannato
SCANDIANO (Reggio Emilia) – I carabinieri di Scandiano hanno riportato ieri in carcere un uomo di 51 anni, residente nel comune, per il proseguimento della sua pena. Il provvedimento è arrivato dopo la sospensione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, concesso dal tribunale di sorveglianza di Bologna a gennaio, per l’espiazione del residuo di una condanna a oltre cinque anni di reclusione.
L’uomo, condannato nel 2019 dal tribunale di Monza per gravi condotte maltrattanti commesse tra il 2004 e il 2011, stava scontando la pena in un regime di misura alternativa. Tuttavia, durante il periodo di affidamento, avrebbe compiuto nuovi episodi di violenza domestica contro la moglie convivente, episodi accertati dai militari di Scandiano che, a settembre, erano intervenuti per una segnalazione di lite in famiglia. In quell’occasione, è emerso che il 51enne aveva colpito la moglie con un pugno, aggiungendo anche minacce.
Le verifiche delle forze dell’ordine hanno scoperto che questo comportamenti non erano isolati, ma facevano parte di una serie di maltrattamenti compiuti nei confronti della moglie. I carabinieri hanno quindi informato il magistrato di sorveglianza di Reggio Emilia, che ha stabilito l’inadeguatezza del domicilio per il proseguimento della misura alternativa, ordinando l’immediata sospensione dell’affidamento e il ritorno in carcere.