
Da tutti conosciuto come il partigiano Willi, è stata una figura centrale nella lotta per la Resistenza e nella salvaguardia della memoria storica
REGGIO EMILIA – E’ morto Giacomo Notari, da tutti conosciuto come il partigiano Willi, figura centrale nella lotta per la Resistenza e nella salvaguardia della memoria storica. Presidente provinciale dell’Anpi dal 2002 al 2016, ha dedicato la sua vita ai valori della democrazia, della Costituzione e della giustizia sociale, lasciando un segno indelebile nella comunità.
Nato in tempi difficili, Giacomo aveva perso la madre a soli quattro anni e aveva trascorso l’infanzia lavorando duramente con il padre e il fratello. A nemmeno 16 anni, aveva seguito l’esempio di quest’ultimo e dello zio, unendosi alla Resistenza. Purtroppo, entrambi perderanno la vita durante la lotta contro l’occupazione nazifascista.
Nel 1944 Giacomo entra nella 145ª Brigata Garibaldi, assumendo il nome di battaglia “Willi”. Partecipa a diverse azioni significative, tra cui la difesa della centrale idroelettrica di Ligonchio, un’operazione fondamentale per garantire energia a ospedali, fabbriche e treni. Il 25 aprile 1945 non è a Reggio Emilia a festeggiare la Liberazione, ma a Busana, dove cattura un gruppo di soldati tedeschi pronti a deporre le armi. Durante un’intervista, ricordava: “Abbiamo trattato bene i prigionieri, perché spesso erano ragazzi come noi, mandati in guerra a morire”.
Dopo la guerra, Giacomo non smette mai di lottare per il bene collettivo. Milita nel PCI, diventando consigliere comunale a Busana, assessore provinciale, sindaco di Ligonchio e, infine, presidente dell’Anpi provinciale.
Scrive l’Anpi: “Giacomo ha vissuto pienamente, continuando a ispirare chi lo circondava con il suo esempio. In questo momento di dolore, ci stringiamo con affetto alla moglie Elsa, alle figlie Marina e Simonetta, e a tutti i suoi cari, così come alle comunità di Marmoreto e Busana che tanto ha amato. La sua eredità morale e il suo instancabile supporto resteranno un faro per tutti noi. Grazie, Giacomo. Ne faremo tesoro”.
Istoreco lo ricorda così: “Lo ricordiamo sempre al fianco dell’adorata Elsa, una coppia bellissima, solidissima, affiatata, e con le figlie Marina e Simonetta. Ci stringiamo forte a loro, in questa ora cupa. E lo ricordiamo con gli amici e testimoni, compagni e compagne di impegno resistente, di memoria e di voglia di essere sempre dalla parte giusta, di fare la cosa giusta. A fianco di Volpe, di Giacomina, di Giovanna, di Alì e di tante altre figure a cui dobbiamo tanto, tantissimo. Giacomo se n’è andato alla fine di questo 2024 che ci ha tolto le amiche e gli amici più importanti, testimoni e colonne fondamentali. In quest’anno ci hanno salutato Giacomo, la nostra adorata Giacomina Castagnetti, Giglio Mazzi, il partigiano Alì, Francesco Bertacchini, il partigiano Volpe, e Alberta Sacerdoti, per tanti decenni riferimento della comunità ebraica reggiana. Erano i nostri riferimenti, erano persone generose e erano nostre amiche. Grazie di tutto, Giacomo, le nostre parole non saranno mai abbastanza. Saluta Giacomina, Volpe, Alì e Alberta. Ci sarete sempre, al nostro fianco. Ed è un privilegio unico”.