Presunzione di innocenza, Tarquini attacca la procura di Milano

REGGIO EMILIA – “Ci vuole rispetto da parte delle procure della presunzione di innocenza e dell’obbligo di riservatezza dei dati. Questa è una vicenda complicatissima. Bisogna capirla e studiarla. Non si può arrivare così a spacciare al mondo dell’informazione verità cotte e precotte”.
Giovanni Tarquini, avvocato difensore di Eugenio Cornelli, il 38enne reggiano arrestato venerdì scorso, con l’accusa di essere uno dei promotori e organizzatori dell’associazione criminale che fa capo a Equalize, l’agenzia di investigazione che, da Milano, avrebbe rubato i segreti della finanza e della politica per ricattarla, attacca la procura di Milano per le modalità con cui ha reso note le accuse nei confronti del suo assistito.
Giovanni Tarquini
Alla conferenza stampa avevano partecipato il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e il procuratore di Milano Marcello Viola (foto). Non è la prima volta che Tarquini, che è stato candidato sindaco per il centrodestra a Reggio Emilia e ora siede in consiglio comunale con la sua lista civica, prende posizione sulla presunzione di innocenza. Lo aveva già fatto un paio di volte in campagna elettorale.
Intanto si apprende che l’interrogatorio del suo cliente dovrebbe tenersi domani o, al più tardi, mercoledì, dato che Cornelli è finito ai domiciliari venerdì sera e l’interrogatorio di garanzia deve avvenire entro i cinque giorni dall’arresto.