Corruzione, arrestati il dg di Sogei e un imprenditore

ROMA – Il direttore Generale di Sogei, Paolino Iorio, è stato arrestato in flagranza di reato dalla Guardia di Finanza il 14 ottobre a Roma mentre riceveva una tangente di 15.000 euro da un imprenditore. L’operazione rientra in un’indagine più ampia condotta dalla Procura di Roma che ipotizza i reati di corruzione e turbativa d’asta. Tra gli indagati figurano 18 persone fisiche e 14 giuridiche, tra cui Andrea Stroppa, indicato dalla Gdf “come referente di Elon Musk in Italia”, accusato di aver ricevuto informazioni riservate da riunioni ministeriali.

Secondo l’accusa, Paolino Iorio avrebbe ricevuto somme di denaro da Massimo Rossi, titolare delle società Italware e ITD Solution, in cambio di appalti per forniture del valore complessivo di oltre 100 milioni di euro. Il caso si collega a un “articolato sistema corruttivo” con ramificazioni all’interno del Ministero della Difesa, Sogei, e Ministero dell’Interno.

Le società coinvolte nell’inchiesta comprendono nomi importanti come Olidata e DigitalValue, entrambe perquisite dalla Guardia di Finanza. Le indagini si concentrano su appalti legati all’informatica e alle telecomunicazioni, banditi da diversi ministeri. Dopo l’intervento delle autorità, le azioni di alcune di queste aziende hanno subito pesanti perdite in borsa.

Andrea Stroppa ha dichiarato la sua totale estraneità ai fatti e la sua volontà di collaborare pienamente con le autorità, ribadendo che i suoi rapporti con i pubblici ufficiali sono sempre stati improntati alla trasparenza. Anche Sogei ha espresso fiducia nella magistratura e ha assicurato il suo supporto nelle indagini, dichiarandosi pronta a costituirsi parte lesa qualora le accuse si rivelassero fondate.