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Scandiano, chiude il pronto soccorso del Magati

27 settembre 2024 | 08:59
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Scandiano, chiude il pronto soccorso del Magati

L’annuncio è stato fatto in tv da Marina Greci, direttrice del Dipartimento Cure Primarie dell’Ausl reggiana. Il sindaco Nasciuti: “Un blitz inaspettato”

SCANDIANO (Reggio Emilia) – Il pronto soccorso dell’ospedale Magati di Scandiano sembra essere destinato alla chiusura entro l’inizio del prossimo anno, per essere sostituito da un Centro di Assistenza Urgenza (CAU) operativo per 16 ore al giorno. Questa notizia ha sorpreso molti, specialmente dopo anni di trattative che sembravano aver scongiurato una chiusura fino almeno a maggio 2025, quando scadrà il secondo bando che garantisce la presenza di medici per 12 ore di attività diurna.

L’annuncio è stato fatto da Marina Greci, direttrice del Dipartimento Cure Primarie dell’AUSL reggiana, durante la trasmissione “Il Medico e il Cittadino” su Telereggio. Greci ha confermato che il pronto soccorso, chiuso durante l’emergenza Covid nel 2020 e riaperto per 12 ore nella primavera del 2023, verrà sostituito dal terzo CAU provinciale, che opererà con lo stesso modello organizzativo di Correggio, cioè con la chiusura del punto di primo intervento e l’apertura di un servizio di urgenza per 16 ore.

Questa accelerazione ha suscitato grande preoccupazione nella comunità locale. Le minoranze politiche del comprensorio ceramico, da anni critiche verso la possibile chiusura del pronto soccorso, hanno sempre ricevuto rassicurazioni dalla maggioranza. Tuttavia, l’annuncio ha innescato nuove polemiche, soprattutto riguardo la riduzione del servizio a sole 16 ore, lasciando scoperte 8 ore, proprio come avvenuto recentemente a Correggio.

Il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti, ha reagito con fermezza, definendo la decisione un “blitz assolutamente inaspettato”. Nasciuti ha dichiarato che non ci sono mai stati comunicati ufficiali riguardo alla chiusura del pronto soccorso e ha chiesto immediatamente incontri con i vertici dell’Ausl. Ha anche affermato che qualcuno dovrà assumersi la responsabilità di questo annuncio e ha promesso di non fermarsi fino a che la questione non verrà chiarita.

La vicenda ha anche riacceso il dibattito sull’auto medica presente all’ospedale Magati, e molti cittadini, già preoccupati dalla riduzione delle ore del servizio di emergenza, temono ora che la chiusura del pronto soccorso possa lasciare l’area scoperta durante le ore notturne, aumentando i rischi per la salute pubblica.