Putin: “L’attacco ucraino a Kursk è una provocazione su larga scala”

L’Ucraina ordina l’evacuazione di 6.000 persone dalle aree vicine. Combattimenti tra le forze russe e quelle di Kiev che hanno varcato il confine
ROMA – Il presidente russo Vladimir Putin ha definito l’attacco ucraino nella regione di Kursk come “una provocazione su larga scala”. Secondo Putin, le forze ucraine hanno utilizzato “bombardamenti indiscriminati, anche con missili, su strutture civili”. Questo è quanto riportato dall’agenzia Interfax.
Il governatore della regione di Kursk, Alexei Smirnov, ha riferito di una conversazione notturna con Putin, durante la quale il presidente ha promesso il massimo sostegno “in tutti i settori” alla regione. Smirnov ha inoltre affermato che “migliaia” di residenti delle zone di confine stanno venendo evacuati verso altre regioni russe, come riportato dall’agenzia Ria Novosti.
Parallelamente, il governo ucraino ha ordinato l’evacuazione di 6.000 persone dalle aree vicine a Kursk, come annunciato dal governatore locale. Il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, ha dichiarato che quasi mille soldati ucraini hanno preso parte all’offensiva nella regione e che l’attacco è stato fermato dalle truppe russe. Tuttavia, questi dati non sono verificabili in modo indipendente.
Il ministero della Difesa russo ha comunicato che nelle ultime 24 ore l’intervento delle truppe di terra e i bombardamenti hanno portato all’eliminazione di 260 soldati ucraini e di 50 veicoli corazzati, tra cui sette carri armati. Sempre secondo il ministero, i bombardamenti russi, che si estendono anche alla regione ucraina di Sumy, hanno impedito agli ucraini di avanzare nel territorio della Federazione Russa. Ieri, Mosca aveva dichiarato che il tentativo di infiltrazione era condotto da 300 militari ucraini della 22/a brigata meccanizzata.
Secondo le autorità russe, i bombardamenti ucraini hanno causato almeno cinque morti, tra cui due operatori di un’ambulanza, e 28 feriti, tra cui alcuni bambini. Il canale Telegram russo Rybar, vicino alle forze armate, ha affermato che gli ucraini avrebbero preso il controllo di tre piccoli insediamenti: Nikolaevo-Darino, Darino e Sverdiklovo. Inoltre, le forze russe starebbero incontrando difficoltà in altre zone. Rybar ha aggiunto che circa 400 militari ucraini sono ancora presenti sul territorio russo, mentre altri 2.000 sono concentrati in territorio ucraino vicino al confine.