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Cori fascisti e insulti antisemiti, Flaminia Pace lascia i giovani di FdI

27 giugno 2024 | 15:35
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Cori fascisti e insulti antisemiti, Flaminia Pace lascia i giovani di FdI

Dopo l’inchiesta di Fanpage.it. La Russa: frasi inaccettabili. La comunità ebraica: reagire

ROMA – Flaminia Pace, presidente di Gioventù Nazionale Pinciano, ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio Nazionale dei Giovani, un incarico che deteneva per conto di Fratelli d’Italia (FdI). La decisione è arrivata dopo la trasmissione della seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage.it che ha rivelato comportamenti e dichiarazioni razziste, antisemite e nostalgiche del fascismo all’interno del movimento giovanile del partito guidato da Giorgia Meloni.

La notizia delle dimissioni di Pace è stata confermata da Maria Cristina Rosaria Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, che ha citato “motivi personali” come giustificazione. Tuttavia, le dimissioni sembrano essere strettamente legate ai contenuti emersi dall’inchiesta giornalistica. Nella stessa giornata, anche Elisa Segnini, ex capo segreteria di Ylenja Lucaselli, ha lasciato il suo incarico. Segnini, candidata non eletta alle amministrative a Bergamo e militante di Gioventù Nazionale Pinciano, è stata ripresa in video mentre dichiarava di essere “fascista e razzista”.

L’inchiesta di Fanpage.it ha evidenziato gravi affermazioni fatte da Pace nei confronti della senatrice di FdI, Ester Mieli, ebrea e figlia di un sopravvissuto all’Olocausto. Queste dichiarazioni hanno suscitato una forte reazione all’interno del partito. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso solidarietà a Mieli e ha condannato fermamente le affermazioni offensive, dichiarando che esse vanno contro i valori democratici e di rispetto della dignità umana su cui si fonda FdI.

Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI, ha ribadito che nel partito non c’è spazio per razzisti, estremisti e antisemiti. Ha espresso solidarietà a Mieli e ha promesso che il partito prenderà provvedimenti severi contro i responsabili delle frasi inaccettabili registrate.

Anche la Comunità Ebraica di Roma ha condannato le immagini e le dichiarazioni emerse dall’inchiesta, esprimendo solidarietà a Mieli e chiedendo azioni adeguate da parte di FdI e delle istituzioni per contrastare ogni forma di odio e discriminazione.