
Al presidente della Cei è stato conferito il premio per la pace Giuseppe Dossetti
REGGIO EMILIA – Per la pace “è un momento di grande difficoltà, perché prima c’era l’equilibrio della paura, mentre ora stiamo perdendo anche la paura”. Lo ha detto il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, ricevendo oggi in sala del Tricolore a Reggio Emilia il premio per la pace “Giuseppe Dossetti”.
La manifestazione, istituita dal Comune di Reggio, quello di Cavriago, la Provincia reggiana, la Regione e con il supporto della fonazione Manodori, è giunta quest’anno alla 15esima edizione. Nella motivazione del riconoscimento, Zuppi viene definito un “artigiano della pace” e “instancabile tessitore di legami e rapporti tra le persone e gli Stati per la ricerca di strade per la risoluzione dei conflitti e per promuovere la dignità umana e la fraternità tra i popoli”, anche per le missioni internazionali che, su mandato di Papa Francesco, lo hanno portato da giugno del 2023 a Kiev, Mosca, Washington, Pechino e Roma.
Nel suo intervento il presidente della Cei cita l’articolo 11 della Costituzione “che nella prima parte dice che l’Italia ripudia la guerra, ma nella seconda invita a risolvere i conflitti. E se lo strumento scelto per farlo è la guerra, allora si torna indietro”. Zuppi ha poi accostato il valore della pace allo spirito costituente perché entrambi “sono di tutti” e ribadito l’appello del pontefice per far cessare i conflitti in corso, sul fatto che “il negoziato non è la resa, ma un gesto di coraggio e responsabilità”.
Il cardinale ritiene infine che “manca la manutenzione della pace e questo premio per me è uno stimolo in questo senso, perché c’è molto da difendere e da ricostruire, per i giovani che verranno dopo di noi”. Insieme a Zuppi sono state premiate ex aequo le associazioni “Vicolo della Cultura di Napoli” (che ha riqualificato trasformandolo in un teatro a cielo aperto uno dei vicoli abbandonati del capoluogo partenopeo riutilizzando anche due immobili della camorra) e “Progetto Anna onlus” di Rho (Milano), che ha creato in Guinea Bissau una sorta di ospedale itinerante.
Menzione speciale, inoltre, per l’associazione “Agenzia per il PeaceBuilding” di Bologna per il progetto di formazione di giornalisti somali per sensibilizzare sul tema della pace e dei diritti umani. Le associazioni reggiane premiate sono la “Libera università popolare” e “Apertamente”, che ha contribuito alla creazione di un giardino dei giusti in città. Infine sono state premiate una quindicina di classi delle scuole superiori e medie di Reggio.
Secondo Pierluigi Castagnetti, presidente della giuria del premio: “Recuperare il senso della pace deve essere un obiettivo della politica e responsabilità di tutti”. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il candidato sindaco del centrosinistra Marco Massari, le consigliere regionali Stefania Bondavalli e Ottavia Soncini, il colonnello della Gdf Ivan Bixio e quello dei Carabinieri Andrea Milano. Il vescovo Giacomo Morandi ha fatto pervenire un messaggio.