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“Troppa frociaggine”, no del papa ai seminaristi gay

27 maggio 2024 | 18:52
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“Troppa frociaggine”, no del papa ai seminaristi gay

Durante l’assemblea della Cei, Papa Francesco ha parlato dell’ammissione dei seminaristi, invitando i vescovi a non ammettere quelli dichiaratamente gay

ROMA – Durante un incontro a porte chiuse con i vescovi italiani, Papa Francesco ha discusso una serie di temi scottanti e attuali, in un dialogo franco e senza filtri. Tra gli argomenti più dibattuti, è emersa con particolare urgenza la questione dell’ammissione di persone omosessuali nei seminari.

Secondo diverse fonti concordanti, il Pontefice argentino ha consigliato chiaramente che persone con tendenze omosessuali non dovrebbero essere ammesse nei seminari. In un tono colloquiale, Francesco ha sottolineato che, nonostante il rispetto dovuto a ogni persona, è necessario prevenire il rischio che individui omosessuali possano condurre una doppia vita nel sacerdozio, affrontando una dissimulazione dolorosa e potenzialmente dannosa. Il Papa ha anche detto, a mo’ di battuta, che c’è già troppa “frociaggine” in certi seminari, creando sorpresa tra i presenti.

Un altro tema rilevante è stato l’accorpamento delle diocesi. Papa Francesco aveva iniziato, anni fa, a unire alcune diocesi sotto la guida di un unico vescovo per ridurre il numero eccessivo di diocesi in Italia, che ammonta a 226. Tuttavia, questa decisione ha suscitato critiche e difficoltà tra i vescovi italiani, manifestate durante la recente visita “ad limina apostolorum”. Il Papa ha indicato che intende interrompere questa prassi.

La questione dei seminaristi omosessuali è stata già oggetto di dibattito durante l’assemblea d’autunno dei vescovi italiani ad Assisi. In tale occasione, è stata approvata una nuova Ratio formationis sacerdotalis, un regolamento per i seminari in Italia, che affronta vari aspetti della preparazione al sacerdozio. Questo regolamento non è ancora stato pubblicato in quanto è al vaglio del dicastero vaticano per il Clero.

Durante l’assemblea di Assisi, i vescovi italiani si sono confrontati sulla possibilità di ammettere seminaristi gay, differenziando tra atti e tendenze e ribadendo l’obbligo di celibato per tutti i seminaristi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. L’emendamento proposto è stato contestato, ma alla fine approvato dalla maggioranza.

Nell’incontro del 20 maggio, due o tre vescovi hanno sollevato nuovamente la questione, chiedendo esplicitamente al Papa cosa fare con i candidati dichiaratamente omosessuali. Papa Francesco ha ribadito la sua posizione contraria, motivando la necessità di prevenire situazioni problematiche e il rischio di una doppia vita per questi individui.

L’incontro ha durato un’ora e mezza e ha permesso di toccare vari temi, lasciando comunque aperta la discussione sulla questione dei seminaristi omosessuali e altre problematiche legate alla gestione delle diocesi italiane.