REGGIO EMILIA – L’ex consigliere regionale Fabio Filippi è stato assolto con formula piena, dalla Corte d’Appello di Bologna, nel processo riguardante le “spese pazze” dei consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna.
La sentenza di assoluzione è stata emessa il 23 marzo scorso, in seguito a un rinvio disposto dalla Corte di Cassazione, che aveva annullato una precedente sentenza del novembre 2021 sempre emessa a Bologna. La motivazione principale dell’assoluzione è stata che i rimborsi contestati erano stati legittimamente richiesti e liquidati nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011, mentre per altre somme rimborsate la Corte ha stabilito che non costituivano reato.
Fabio Filippi ha accolto con soddisfazione questa assoluzione, definendola “tardiva ma piena”. Ha espresso “gratitudine nei confronti della sua famiglia e degli amici che lo hanno sostenuto durante il difficile processo”. Filippi ha sempre sostenuto “di aver agito correttamente e nel rispetto delle regole, e ha vissuto il procedimento come un’ingiustizia dovuta alla gogna mediatica”.
Il caso di Rita Moriconi, collega consigliera, è stato citato da Filippi come un esempio tragico di come un processo lungo e difficile possa avere conseguenze devastanti anche al di là dell’esito giudiziario. Ha sottolineato l’importanza di una riforma autentica del sistema giudiziario, capace di affrontare il problema dell’interesse politico e della giustizia equa.
0
