Editoriali

Rcf Arena, dopo gli AC/DC ora serve un cambio di passo

26 maggio 2024 | 11:28
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Rcf Arena, dopo gli AC/DC ora serve un cambio di passo

La venue ha bisogno di essere promossa a livello europeo e di essere maggiormente valorizzata, anche con eventi di taglia più piccola

REGGIO EMILIAUn concerto magnifico quello degli AC/DC di ieri sera. Oltre 100mila persone hanno assistito allo show di una band storica, per la prima volta nella storia della Rcf Arena. Non ce ne vogliano i fan di Ligabue, Zucchero, dei Pinguini Tattici Nucleari o di Harry Styles, ma, oggettivamente, ieri sera è passato da Reggio Emilia un gruppo che ha segnato la storia del rock. Se centomila persone, giovani e meno giovani, dopo 30-40-50 anni, continuano a cantare e ballare i tuoi pezzi, vuole dire che hai lasciato un segno indelebile. Per fare un paragone con un livello del genere, bisogna risalire agli U2 nel ’97.

Merito di Claudio Trotta e della sua Barley Arts e merito, anche, di un organizzatore di concerti reggiano che lo ha portato nella nostra città, ovvero Alberto Bigi, che ha lavorato per una vita all’Arci e il mondo della musica lo conosce a menadito. Speriamo di vederli ancora all’opera, perché, onestamente, un’arena come quella, utilizzata solo per due concerti (quest’anno sono previsti gli AC/DC e i Rammstein), è un vero spreco.

La Rcf arena ha bisogno di essere maggiormente valorizzata, anche con eventi di taglia più piccola (pensiamo al lunghissimo boulevard che potrebbe ospitare diversi show), in un calendario che vada da maggio a settembre-ottobre. Per fare questo occorre promuoverla anche fuori dall’Italia e fare in modo che all’estero sappiano che esista e, poi, bisogna riuscire ad attrarre qui i grandi nomi della musica internazionale, come gli AC/DC, appunto.

Nella conferenza stampa di presentazione dell’evento Roberto Olivi, presidente di Coopservice, che è di gran lunga il maggiore finanziatore della Rcf Arena, ha parlato di un nuovo corso. A fianco a lui c’era, appunto, Claudio Trotta di Barley Arts. Speriamo che questo nuovo corso consista veramente in un cambio di passo che possa portare questa venue, unica in tutta Europa, ad avere il successo che si merita.