
La decisione del consiglio di amministrazione nei confronti del manager, mentre proseguono gli accertamenti sull’attività svolta nei suoi otto mesi di mandato
REGGIO EMILIA – Nuova presa di distanza di Iren nei confronti dell’ex amministratore delegato e direttore generale Paolo Emilio Signorini, arrestato nell’ambito dell’inchiesta che ha scosso la Liguria relativa al periodo in cui era presidente dell’autorità portuale di Genova.
L’azienda, che ha tra i soci il Comune di Torino, e che ha aveva sospeso le deleghe a Signorini il giorno dopo la notizia dell’arresto, nell’ultimo consiglio di amministrazione ha deciso di “dichiararsi persona offesa nell’ambito del procedimento penale in corso, incaricando a tal uopo un penalista di fiducia”. Nella riunione di giovedì 30 maggio il cda ha anche specificato che “proseguono celermente” gli approfondimenti sulle attività svolte da Signorini nei suoi 8 mesi di mandato, ovvero dalla nomina avvenuta il 30 agosto 2023 fino alla revoca deliberata lo scorso 7 maggio.
Le deleghe di Signorini sono state ridistribuite tra il presidente Luca Dal Fabbro e il vicepresidente Moris Ferretti, con un assetto che prevede anche il coinvolgimento e la valorizzazione dei quattro direttori di Business Unit (Ambiente, Energia, Mercato, Reti) e del Cfo, il direttore finanziario. “Tutto il gruppo di lavoro – comunica Iren in una nota – è attualmente impegnato nell’aggiornamento del Piano industriale che, come comunicato agli investitori e al mercato, sarà presentato il prossimo 25 giugno”.