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Elezioni, Unindustria: “Reggio diventi una città universitaria”

14 maggio 2024 | 15:30
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Elezioni, Unindustria: “Reggio diventi una città universitaria”

Taglio burocrazia, potenziamento infrastrutture e viabilità e nuove politiche abitative sono le richieste che gli industriali faranno giovedì ai candidati sindaco

REGGIO EMILIA – Sviluppo dell’Università, taglio della burocrazia, potenziamento delle infrastrutture (come la Mediopadana) e della viabilità e nuove politiche abitative e per il centro storico. Sono alcune delle richieste emerse da un sondaggio dello scorso aprile fatto da Unindustria Reggio Emilia tra le aziende associate. Temi che l’associazione di categoria, “girerà” a sua volta ai candidati a sindaco nell’incontro previsto giovedì prossimo alle 17 al teatro Valli.

“Come comunità di imprenditori dichiariamo, da subito, che ci aspettiamo molto da chi prenderà le redini dell’amministrazione locale e che diamo a questa nostra attesa un senso di positiva speranza. Ci aspettiamo molto perché è possibile fare molto e molto vorremmo fare insieme”, commenta la presidente di Unindustria Roberta Anceschi.

Scorrendo il sondaggio, con riferimento al tema dello sviluppo dell’Ateneo, l’88% delle imprese intervistate ritiene che Reggio Emilia debba diventare una “città universitaria”, agendo sulla pianificazione urbanistica delle sedi universitarie, garantendo connessioni, spazi e infrastrutture (alloggi per studenti, un’offerta culturale e di servizi pensata anche per i giovani) e non solamente una città che ospita dei corsi universitari. Sempre in tema di rapporti con Unimore circa l’80% dei rispondenti ritiene importante riequilibrare gli investimenti tra le sedi di Modena e Reggio, in termini di ripartizione delle risorse, di offerta formativa e di distribuzione dei servizi amministrativi.

Sul fronte delle imprese, tre imprenditori su quattro ritengono importante sviluppare una sinergia pubblico-privata per rafforzare le diverse funzioni del Parco dell’Innovazione “inteso non solo come un fatto urbanistico-immobiliare ma come vero e proprio asset territoriale indispensabile per promuovere e sostenere l’innovazione e il trasferimento tecnologico”.

Per migliorare l’attrattività della città le imprese pensano poi che si debba agire su più fronti: snellire le procedure burocratiche funzionali alla realizzazione degli investimenti per l’ampliamento di attività economiche esistenti o gli insediamenti di nuove attività (78%), completare l’anello delle tangenziali (67%), fare manutenzione periodica delle strade (63%), fare manutenzione periodica e riqualificazione delle aree industriali (53%), costituire comunità energetiche rinnovabili (45%) e attuare il piano per la mobilità sostenibile (44%).

Per il centro storico al primo posto viene indicata la necessità di sviluppare politiche volte al ripopolamento delle attività commerciali al fine di prevenire la desertificazione e il degrado (la pensa così l’86% degli imprenditori reggiani). Segue per importanza il tema della sicurezza. In tale ambito emerge una elevata preoccupazione per la crescita della microcriminalità e delle cosiddette baby gang (60%).

Infine si confermano rilevanti la questione abitativa (per accogliere lavoratori) e il potenziamento e l’accessibilità del servizio educativo 0-6 anni (l’80% delle aziende lo chiede) attraverso una revisione delle politiche tariffarie e un ampliamento dell’offerta che attualmente è insufficiente per rispondere alla domanda degli abitanti.